mercoledì 23 marzo 2011

C'eravamo tanto amati!

E' Il 17 giugno del 2007. A Benevento il Potenza nella gara di ritorno dei play-off conquista la promozione in serie c1 grazie ad una rete di Delgado.Una piccola città vive una grande gioia,caroselli d'auto impazzano per tutte le strade del capoluogo lucano prima dell'arrivo dei propri beniamini attesi da un vero e proprio bagno di folla.Tredici sono gli anni  trascorsi dall'ultima volta del Potenza in c1,ventiquattro sono invece quelli del suo presidente,il più giovane d'Italia,il presidente ragazzino come è stato poi prontamente ribattezzato.E' Giuseppe Postiglione,imprenditore potentino che dalle antenne e i ripetitori passa al calcio. Il  16 giugno del 2006 il Potenza è nelle sue mani e il leone rosso-blu solo un anno dopo può tornare a ruggire.Ma c'è un'altra data  purtroppo che i potentini non dimenticheranno presto.Il 23 novembre del 2009 sul presidente ragazzino e sul Potenza si abbatte però un terremoto giudiziario legato al calcio scommesse e culminato con l'arresto di Postiglione che insieme ad altre otto persone verrà accusato di associazione a delinquere finalizzata alle frodi nelle competizioni sportive.Il Potenza verrà escluso dal campionato di prima divisione e retrocesso in seconda ma non ci sono più fondi e in città nessuno sembra voler investire nel pallone.Mestamente il Potenza che fino alla scorsa stagione militava nei professionisti riparte dal campionato dall'eccellenza ma deve fare ancora i conti con la giustizia.Arrivano quattro punti di penalizzazione e al suo presidente Postiglione altri sette anni e otto mesi di squalifica che sommati ai precedenti fanno tredici,oltre ad un'ammenda di 23.500 euro alla società.Postiglione che oggi scrive:Ho fatto le mie scelte. Non posso e non voglio tornare indietro. Ho fatto questa scelta con non pochi sacrifici. Non voglio più essere quotidianamente sulla bocca di tutti, per cui per cortesia invito tutti a parlare del futuro. Il passato è passato. Io non sono il futuro. Almeno ora, che sono definitivamente fuori, lasciatemi la pace della mia famiglia. Non chiedo null'altro, mi basta il silenzio.Ma il vecchio leone rossoblu spera di spezzare questo silenzio e di tornare a ruggire al più presto!

1)Presidente partiamo da quel 23 novembre novembre del 2009.il giorno in cui lei diviene tristemente noto.Tutti i tg nazionali danno la notizia del suo arresto.Difficile dimenticare!


In effetti è molto difficile dimenticare. Anche questa, pero', è stata un'esperienza e per tale l'ho vissuta. E' un esperienza che non auguro a nessuno, specie a chi come me puo' capitare da innocente

2)Lei si è sempre dichiarato innocente nonostante su di lei pendessero  accuse gravissime.Associazione a delinquere con frode sportiva

Io mi dichiaro per quel che sono: Innocente. Non mi sento carnefice, ma vittima. Le accuse gravissime non pendono piu' tutte, anzi la maggior parte sono anche cadute. Ad esempio, già in sede di giustizia sportiva le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva è stata cancellata, così come certamente accadrà anche per quella ordinaria nei cui riguardi nutro molto rispetto


3)Quattro mesi in carcere,poi due mesi agli arresti domiciliari e infine a maggio 2010 torna in libertà.Ma lei dentro di sé si sente ancora prigioniero?

Sempre tale mi sono definito: prigioniero. Mai mi sono sentito un recluso. Il recluso è colui che è tratto in arresto per i reati che ha commesso. Il prigioniero è un ostaggio, come nel mio caso, uno a cui viene stoppata nell'unico modo possibile la corsa verso il trionfo.


4)Sette anni e otto mesi di squalifica,che sommati ai precedenti fanno 13.Postiglione ha avuto quello che si meritava?

Certo che no. Io pago una squalifica così pesante solo per l'eco mediatica della vicenda. Doveva trovarsi un capro espiatorio per i mali del calcio e sono stato colpito io. Tanti anni di squalifica nemmeno a Moggi. Poi. a guardare bene, se tutto fosse giusto vi sembrano commisurati pochissimi punti di penalizzazione a fronte di tanti anni di squalifica? Purtroppo la giustizia sportiva è una giustizia domestica, gestita in modo casalingo e per sua natura non è sempre perfetta.



5)E' lei che ha tradito i suoi tifosi o qualcuno ha tradito il loro presidente?In poche parole lei si ritiene solo una vittima di quello che è successo?


L'ho già detto e lo ribadisco: mi ritengo una vittima. Poi per chi ha tradito a chi ci sarà modo e tempo, ma il tutto andrà fatto nelle sedi opportune. Solo per dare una piccola anticipazione alla vostra testata posso dire che nelle nostre indagini difensive abbiamo avuto modo di verificare, insieme al mio pool investigativo, di scoprire che di tante falsità addossate a me c'è qualche verità: ovvero alcune cose sono state fatte per davvero, ma non da me da altri. La cosa piu' brutta è stata scoprire che molte "porcherie" in danno del Potenza sono state effettuate proprio da gente che veniva al campo a vedere la partita in curva indossando la sciarpa rossoblù.



6)Potenza-Salernitana del 20 aprile 2008.Cosa è successo veramente quel giorno?
Tutto il contrario di cio' che si vuol far credere. Il Presidente di una squadra si rende conto che c'è qualcosa che non va e decide di giocare con "gli asini interi" e non con dei potenziali "cavalli zoppi". Se questo è da condannare con il carcere, allora il nostro Presidente del Consiglio andrebbe fucilato?


7)A che punto sono le trattative per il passaggio di proprietà del Potenza?


Erano in fase molto avanzata. Non voglio fare polemiche, mi limiterò a soffermarmi in generale perchè credo che sia il momento di costruire. In onestà, pero', la città in tutte le sue componenti più significativa invece di favorire questo passaggio di titolarità ha fatto tutto il contrario, tant'è che ora la trattativa ha subito un brusco rallentamento.


8)Ma conoscendo il suo carattere istrionico cosa ha deciso di fare?Lascia o raddoppia?


Istrionico io? Non mi riconosco quale Istrione, anzi il contrario. In ogni caso nessun rilancio. Il mio tempo con il calcio a Potenza è terminato. Io lascio sicuramente. Sinceramente non vedo pero' alterative che, per il bene del calcio in città, mi auguro possano uscire quanto prima possibile.


9)Tra le cose che non rifarebbe c'è anche quella di prendere in mano il Potenza?

Sicuramente se penso al patrimonio che ho dilapidato appresso alla squadra ed al punto in cui mi trovo ora non lo rifarei mai. Avere una famiglia che non dico navigasse nell'oro, ma era senz'altro benestante e trovarsi ora, e lo dico senza vergogna, a dover fare i conti per arrivare dignitosamente a fine mese penso non farebbe piacere a nessuno.


10)Secondo lei la città di Potenza che idea si è fatta di Postiglione?


L'idea piu' sbagliata che si possa fare di un essere umano. Purtroppo a cio' ha contribuito anche lo "sputtanamento" dei media che nella folle corsa ai numeri di ascolti o di lettori non ha risparmiato nessun colpo per fare scoop anche laddove questi non c'erano.

11)Sono vere le voci di una prossima pubblicazione di una sua biografia?

In effetti più di qualche casa editrice mi ha contatto per scrivere una raccolta sulle mie vicende. Parlare già di una mia biografia a soli 28 anni mi sembra un pò prematuro. In ogni caso, mi sono riservato di valutare l'idea all'esito della vicenda, anche dopo il giudizio del tribunale ordinario nel quale confido ciecamente


12)Come lei ben sa questo blog è dedicato alla Polisportiva Viggiano allenato da una sua conoscenza,Giuseppe De Stefano.Vuole salutarlo?

Innanzitutto colgo l'occasione per fare i complimenti al Viggiano in tutte le sue componenti : alla società, ai tecnici, alla tifoseria ed all'intero paese. L'Eccellenza per un paese come Viggiano è già un buon traguardo e riuscire anche ad ottenere risultati di vertice alle prime esperienze è più che lusinghiero, l'importante è che il tutto sia condito da un'adeguata programmazione che possa consentire di pensare anche al futuro e non solo all'oggi. Mister De Stefano? Certo che intendo salutarlo, lo stimo molto sia come uomo che come tecnico. Basti ricordare che con me non solo ha avuto l'arduo compito di essere alla guida di un importante campionato nazionale come gli Allievi, ma apprezzandolo molto lo feci anche esordi come tecnico responsabile della prima squadra in C1. A lui il mio più affettuoso e cordiale in bocca al lupo per un radioso futuro.

                                              
                                                                                Nicola Signoretti
















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