venerdì 11 aprile 2014

Giuseppe De Stefano sbotta a fine stagione

DI ASPETTI positivi pochi, negativi diversi da raccontare. Sono i temi che De Stefano racchiude nell'intervista di fine stagione che ha  caratterizzato la sua stagione. "Credo che di belle notizie sia aver raggiunto il terzo posto con gli stessi punti ottenuti di due anni fa - dichiara il tecnico del Viggiano - e di aver fatto parte di un gruppo di persone per bene e di ragazzi speciali che hanno dovuto subire di tutto. Hanno ottenuto dei risultati, che col senno di poi, - specifica De Stefano - pochi si sarebbero aspettati." Sugli argomenti poco felici queste sono le affermazioni dell'allenatore biancazzurro:"Se qualcuno si aspetta che dal punto di vista negativo sia scaturito soltanto l'aspetto economico si sbaglia - dice De Stefano  - Io come allenatore e i ragazzi come calciatori, oltre al danno abbiamo subito anche la beffa, di essere accusati di scarsa professionalità, di poco attaccamento alla maglia e addirittura di essere dei mercenari. La maggior parte di noi invece ha lavorato gratis - tende a sottolineare il mister dei valligiani - Non ci siamo sentiti mai amati purtroppo, questa è la verità, se non da poche persone che ci hanno espresso la loro vicinanza in un altro modo." Gli chiediamo del futuro e chi vuole ringraziare per questa annata calcistica ricevendo queste risposte:"Credo che il calcio in Basilicata sta subendo un'involuzione tale da non farti programmare il lavoro. Ringrazio il gruppo che è stato a mia disposizione, che ha dimostrato il valore calcistico e umano, la società che mi ha dato la possibilità di ritornare ad allenare a presto dopo la brutta esperienza al Rossoblu Potenza e il direttore sportivo, con il quale, con poche risorse abbiamo ottenuto il terzo posto. E' difficile per noi che lavoriamo sul campo e cerchiamo di programmare la stagione aver compiuto questo miracolo."

Fonte Il Quotidiano della Basilicata - Biagio Bianculli

giovedì 10 aprile 2014

Parla il dg Enrico Spera:a Viggiano soldi e strutture per fare calcio ma manca una società.

L’annus  horribilis societario del Viggiano ha lasciato strascichi e qualche vena polemica adesso che sulla stagione 2013-2014 è calato il sipario.Dopo le dichiarazioni al vetriolo di mister De Stefano a rincarare la dose è il dg Enrico Spera,scelto dal presidente uscente Roberto La neve poi dimissionario per far posto a Michele Di Rago.Si è chiusa una stagione molto tribolata dichiara alla Nuova del Sud,in cui abbiamo dovuto far fronte a numerose problematiche che non mi aspettavo per le premesse che mi erano state fatte.Sono venuto a Viggiano per portare la mia esperienza e qualche consiglio utile ma non sono stato mai ascoltato,ognuno è andato per la sua strada mancando di senso di responsabilità. Nelle ultime giornate prosegue Spera,i ragazzi sono stati abbandonati al proprio destino  e sia io che il ds Caputo che il mister De Stefano ci siamo dovuti sobbarcare il peso di una situazione intricata facendo un’opera di convincimento sui ragazzi perché tenessero duro fino all’ultima giornata di campionato. Ma c’è di più:i rapporti umani non si discutono ma dal punto di vista sportivo e manageriale non sono mai esistiti.Basta dire che non è mai stato convocato in tanti mesi un consiglio direttivo ,non è stata fatta mai chiarezza.Si mostra comunque ottimista sul futuro:Viggiano è uno dei pochi paesi dove si può fare calcio a certi livelli, esistono le strutture e le potenzialità economiche ma il primo passo deve essere quello di costruire una grande società . Ripercorre alcune tappe  della stagione:Il momento più difficile a dicembre:ci eravamo portati a due punti dalla vetta e alle porte avevamo lo scontro diretto con il Picerno poi la società ha deciso di vanificare gli sforzi che allenatore e giocatori avevano fatto indebolendo l’organico e la stagione ha preso un’altra piega.Siamo andati sul mercato di riparazione senza un euro ma grazie alle conoscenze mie e di Caputo siamo riusciti a ottenere il prestito gratuito di alcuni giocatori.Il terzo posto  comunque è oro colato anche se non è servito a raggiungere i play-off ,Spera però ha molto da recriminare .Voglio sperare che sia stato solo un caso ,fatto sta che appena siamo andati in vantaggio contro l’Angelo Cristofaro  a Picerno la partita è cambiata improvvisamente e il risultato è stato ribaltato in pochi minuti.Parole di stima infine per Vincenzo D’Alessandri;l’unico che non si è mai tirato indietro,è rimasto vicino alla squadra e anche lui ha dovuto fare molte rinunce.
                                                       

                                                              Nicola Signoretti

mercoledì 9 aprile 2014

La Polisportiva Viggiano vola nel futsal

Viaggia a vele spiegate la Polisportiva Viggiano di calcio a 5 inserita nel girone c di serie d.La squadra di Mirko Romagnano ha messo le mani sul campionato con un distacco considerevole di otto punti sulla seconda quando mancano cinque giornate alla fine dei giochi.Come direbbe il vecchio Trap,non dire gatto se non l’hai nel sacco, Romagnano  veste  cosi i panni da pompiere per spegnere  facili entusiasmi.Abbiamo due trasferte consecutive,superiamo questi due ostacoli poi potremo sbilanciarci,è il commento del tecnico viggianese  alla sue prima esperienza su una panchina dopo aver smesso i guanti da portiere. Per i festeggiamenti ,conclude,è ancora presto per pensarci ma è chiaro che le giornate diminuiscono e il traguardo si avvicina.Trascinata da Rocco Fabrizio Marsicano ,autore di 40 reti in campionato,la Polisportiva Viggiano si è portata al comando  della classifica con uno score di sette vittorie consecutive battendo nello scontro diretto a domicilio i rivali del Real Vietri con i quali condivideva il primato. Tra l’altro la vittoria del torneo ha un significato doppio per i ragazzi di Romagnano che entrerebbero di diritto nella storia della Polisportiva Viggiano che dall’anno della sua fondazione ,cioè dal 1998,è ancora a caccia della sua prima vittoria in campionato.Questa la rosa dei valdagrini. Portiere: COIRO Vincenzo; difensori: BIRROZZI Pier Vito, NOVELLO Samuele (K), PETTI Antonio, PUNARO Giannantonio, SERRA Antonio; ala: DE MAIO Antonello, DE MAIO Francesco, CALABRESE Francesco, LA TERZA Luca, PETRONE Domenico; pivot: MARSICANO Rocco Fabrizio

                                                                Nicola Signoretti

lunedì 7 aprile 2014

Il taccuino di Bianculli (ultima giornata)

NELL'EDIZIONE cartacea del 29 aprile 2013 ci rivelammo profetici: nessuno potrà stracciare il record del Real Metapontino. E così è stato. La capolista Rossoblu Potenza, alla quale toccava infrangere l'unico tabù da superare, non è riuscita nell'impresa. Passata per tre volte in vantaggio a Picerno durante i primi quarantacinque minuti, ha prestato il fianco nella ripresa al Picerno, l'unica formazione che fino ad un certo punto della stagione è riuscita a reggere il passo, è stata battuta con uno spettacolare 5-4. Però un merito va attribuito per i gol fatti: 94 che sono serviti per superare i 91 del Lavello del 2003-04. Mentre del Real Metapontino resta il record di 79 punti che la più forte di sempre con una sola sconfitta e il Rossoblu Potenza, suo malgrado, si è fermato a 78 con due battute d'arresto. Evidentemente sono prevalse le motivazioni del Picerno, che venuto a conoscenza del vantaggio del Viggiano ad Oppido (finita 0-1 per i valligiani), ha aumentato il ritmo e fatto saltare i play-off regionali. Amarezza quindi per la formazione di De Stefano, che per la prima volta nella sua storia, ha espugnato l'Angelo Cristofaro ed eguagliato il record di punti (60) di due anni fa nel massimo campionato regionale, vedendo svanire l'appendice degli spareggi regionali. Ci sperava anche la Murese, che pure all'ultima giornata, si è confermata squadra dell'ultimo minuto contro il Real Tolve: undicesima rete realizzata negli ultimi dieci minuti che sono valsi ben 16 punti sui 57 totali. Il Pietragalla raggiunge per la prima volta il quinto posto in Eccellenza con un poker sul Vitalba chiudendo in bellezza le ultime due giornate: nove gol fatti e zero subiti. La Soccer Lagonegro aggancia i galletti, ma arrivano sesti per gli scontri diretti (0-1 a Pietragalla e 1-3 al Rossi) con il successo di misura a Moliterno (al quale non riesce eguagliare i record di punti stabiliti lo scorso anno di 40) griffato Salamone, ritrovando i tre punti dopo un mese e mezzo (1-2 a Filiano contro il Vitalba datata 23 febbraio). L'Aurora Marconia torna al successo in trasferta a Pomarico dopo quasi quattro mesi (3-4 al Corona contro la Vultur Rionero per 3-4) e si salva grazie alle contemporanee affermazioni della Vultur Rionero sullo Sporting Pignola e del Villa d'Agri sull'Fst Rionero.

domenica 6 aprile 2014

Classifica finale

Rossoblu Potenza 78 Az Picerno 72 Viggiano 60 Murese 57 Pietragalla 52 Socc.Lagonegro 52 Real Tolve 50 Moliterno 39 Pomarico39 Ang.Cristofaro 38 Vultur 33 Villa d'Agri 30 Vitalba 26 Marconia 23 Sp.Pignola 20 Fst Rionero 8

*Rossoblu Potenza promosso in serie D
Az Picerno accede agli spareggi nazionali 
Fst Rionero e Sp.Pignola retrocedono in promozione

Risultati e marcatori della trentesima e ultima giornata (ACROCALCIO)

A. Cristofaro Oppido
Viggiano
0
-
1


Reti: 7' st Artiaco
Az Picerno
Rossoblu Potenza
5
-
3


Reti: 2' pt e 45' pt rig. Murano, 10' pt, 36' pt e 16 st Serritella, 15' pt Di Senso, 48' pt rig. sbagliato da bacio, 14' st De Pascale, 28' st Russillo
Moliterno
Soccer Lagonegro 04
0
-
1


Reti: 30' st Salamone
Murese 2000 Aurora
Real Tolve
1
-
1


Reti: 8' pt Arpaia, 6' st Dutra,47° st Nano
Pietragalla
Vitalba
3
-
0


Reti: 6' st Petilli, 14' st Gorga, 21' st rig. D'Amico
Pomarico
Aurora Marconia
1
-
4


Reti: 23' pt Cangia, 31' pt e 39' pt Busillo, 10' st e 13' st Pascariello
Villa D'agri Calcio
F.S.T. Rionero
3
-
0


Reti: 2' pt Pascuzzo, 32' pt De Rosa, 17' st Varallo
Vultur
Sporting Pignola
2
-
1


Reti: 7' pt Digiovinazzo, 24' st Lamorte, 41' st Chiorazzo

venerdì 4 aprile 2014

De Stefano al vetriolo sul Viggiano:ci siamo sentiti come dei cani bastonati.

Vincere ad Oppido Lucano per eguagliare il record di 60 punti risalente alla stagione 2011-2012.E’ questo l’ultimo obiettivo rimasto al Viggiano con i play-off che sembrano ormai una chimera dopo il mezzo passo falso contro il Pomarico.Nell’Alto Bradano la squadra di De Stefano chiuderà la sua quinta partecipazione al massimo campionato regionale con un terzo posto già in cassaforte che sa di miracolo dopo una stagione piena di difficoltà economiche che hanno inficiato la struttura di un organico che ha perso pezzi cammin facendo prima Capogrosso,poi il capitano  Perna e in ultimo Magliano,non tralasciando l’infortunio occorso a Girelli a novembre e un mercato di riparazione  al risparmio.Fattori economici ed ambientali che alla fine si sono ripercossi sulla classifica:a dicembre il Viggiano era a due sole lunghezze dalla capolista Rossoblu Potenza e in 12 partite aveva subito soltanto tre reti.Poi l’involuzione:scivola per un periodo  al quinto posto ,a febbraio i giocatori esausti  insorgono contro la società per i mancati rimborsi ed è la goccia che fa traboccare il vaso.Da due mesi circa infatti i cancelli del Coviello rimangono aperti ma l’unico a varcare la soglia è proprio lui:Giuseppe De Stefano.Dopo l’esonero dai Rossoblu Potenza è stata un’annata decisamente migliore dal punto di vista calcistico.Umanamente,ci racconta,pensavo di avere a che fare con persone diverse,che amassero lo sport  e che si approcciassero in maniera differente verso questa prima esperienza.Non le manda a dire il tecnico dei valdagrini:ci siamo sentiti come dei cani bastonati,messi sempre in discussione.Addirittura ,continua ,siamo stati accusati di essere dei mercenari ,un’ accusa  pesante e fuorviante perché da qualche mese i ragazzi stanno giocando senza percepire rimborsi.Niente però che all’inizio facesse presagire un quadro cosi desolante.Dai primi contatti che ho avuto con la nuova dirigenza ,ho avuto la percezione di un cambiamento ,di un’aria diversa ma le difficoltà si sono palesate già dal ritiro di Tramutola e ce le siamo trascinate per tutto l’anno.Nonostante tutto De Stefano però non ha mai pensato alle dimissioni e il tecnico spiega anche il perché:non me la sono sentita di lasciare questi ragazzi e di mettere a repentaglio il mio lavoro.Il terzo posto,aggiunge,è figlio della mia testardaggine e di quella del direttore Caputo.Insieme abbiamo riannodato i fili di una situazione ingarbugliata,anche quando i ragazzi volevano scendere in campo ma qualcuno spingeva perché non si giocasse.Domenica sembra cosi la fine di un supplizio:dispiace dirlo ma è cosi,siamo arrivati al termine del campionato logorati mentalmente ma noi gli impegni quando ce li prendiamo li rispettiamo.Un duro sfogo quello del tecnico dei valdagrini che pure era stato richiamato a furor di popolo sulla panchina dei biancoblu:sono grato al Viggiano per avermi ridato la possibilità di ritornare nel giro dopo lo scotto dell'esonero dai Rossoblu Potenza ,ma mai mi sarei aspettato di rivivere un'altra annata cosi dopo il biennio sotto la gestione Laneve in cui per ragioni uguali abbiamo buttato all'aria un campionato.Buoninfante è stato il giocatore rivelazione?E' giovane ma ha già la personalità di un veterano,quando è venuto a mancare la squadra ne ha risentito però io voglio fare un plauso a tutti i ragazzi.Sono stati  sette lunghi mesi di sofferenza in cui di tutto si è parlato tranne che di calcio,per loro si chiude un'esperienza "traumatica" che spero sia l'ultima.L’aspetto sportivo è cosi passato in secondo piano ma è arrivato il momento di parlare anche di questo.A dicembre eravamo a due punti dalla capolista,con un assetto tattico che ci permetteva di subire pochissime reti e di vincere spesso di misura.Poi il  puzzle bianco blu perde il primo pezzo con Capogrosso che si trasferisce al Picerno,lo segue segue a ruota libera Roberto Perna e infine di Magliano,senza contare l’infortunio di Girelli,e qui parte un altro dei suoi affondi.Si è fatto male per il Viggiano ma non ha ricevuto un euro per la rieducazione e nessuno a parte il vicepresidente che si sia mai preoccupato di fargli una telefonata.Cosi,mentre gli altri aggiungevano,noi invece toglievamo è il racconto amaro di De Stefano.Siamo arrivati davanti alla Murese che  ha un’ossatura ormai consolidata da qualche anno,al Tolve che ha confermato la stessa squadra della scorsa stagione con l’aggiunta di due calciatori che avevano vinto il campionato.Infine una battuta sul futuro:mi piacerebbe lavorare in un ambiente  in cui non mi ritrovi di nuovo a gestire situazioni che non abbiano a che fare con il calcio.E a chi lo giudica il migliore ma non un vincente replica:non ho mai avuto la fortuna di fare una grande campagna acquisti ,i risultati che ho ottenuto sono sempre stati figli del lavoro e dell’applicazione, a me nessuno ha regalato mai niente.

                                                                   Nicola Signoretti