venerdì 23 maggio 2014

L'eccellenza lucana rischia di morire.

Seppur da matricola il Lagonegro ha disputato una stagione eccellente,sfiorando di poco i play-off.Ma i tempi per il calcio dilettantistico sono quelli che sono e il presidente Mimmo Fortunato,ha già annunciato in un’intervista che il suo ciclo è terminato.E quindi,il rischio che il Lagonegro non disputi il prossimo torneo di eccellenza è fortissimo.Allo stato attuale non meglio sta un altro club di nobile e lunga storia come il Moliterno,il quale ha disputato  un campionato con una società latitante e pertanto il suo futuro è un punto interrogativo.Soccer Lagoengro e Moliterno sono le realtà calsistiche dell’eccellenza che al momento hanno le situazioni più barcollanti ,ma non possono gongolare più di tanto altre società,persino il Viggiano,dove sul calcio da tempo si stanno investendo fior di quattrini ,eppure nel corso del campionato i giocatori più di una volta hanno minacciato di non scendere in campo per protesta contro la società venuta meno agli impegni inizialmente presi.Di questa veloce istantanea sui club lucani si potrebbe già fare un’idea sulla fisionomia del torneo 2014-2015 ,ma a parte lo stato precario delle società,pensiamo che gli organi federali della Lega dovrebbero iniziare a progettare la rimodulazione del campionato.Innanzitutto ,non si può accettare com’è capitato quest’anno ,che l’eccellenza chiuda i battenti la prima domenica d’aprile,quando un tempo i campionati terminavano tra la seconda e la terza domenica di maggio.Si dirà:adesso sono previsti per regolamento i paly-off e i play-out e proprio questi spareggi in alto e in alto della classifica farebbero bene a toglierli di mezzo per ridare al campionato lo svolgimento di un tempo con un inizio alla terza o alla quarta domenica di settembre e chiusura a maggio,con una sosta nei mesi più freddi.Ci sarebbe da ragionare su un torneo di massa limitato,con un tasso tecnico dei calciatori  medio-basso,e che dal lato dei tabellini da alcuni anni si presenta senza il phatos di una competizione fibrillante,visto che viene ammazzato sul nascere da squadre che spendono fior di quattrini per raggiungere l’obiettivo della promozione.E’ un campionato spento l’eccellenza lucana,che andrebbe ripensato nella sua identità,tanto dal versante della Lega che da quello delle società.Non si può nemmeno più accettare  che l’organico di alcuni club con tanto di direttore sportivo,venga mantenuto come se fosse costituito da professionisti del calcio,e magari su un’altra piazza i giocatori debbano pagarsi la benzina per le trasferte.E’ un divario che non regge e non si comprende

                                                         Fonte NODI