martedì 30 settembre 2014

Caos Viggiano:Postiglione lascia la società e punta il dito contro il sindaco Cicala

Con molto rammarico, mi vedo costretto a lasciare Viggiano ed il progetto calcistico che per esso avevo. Così Giuseppe Postiglione ormai ex patron del Viggiano calcio. Motivo della decisione incomprensioni tra il massimo dirigente della squadra di calcio e l'amministrazione Cicala, circa l’oramai chiacchieratissimo contributo di  50.000 euro già deliberato dall’amministrazione uscente Alberti in favore dell’associazione sportiva dilettantistica ma che la nuova giunta comunale ha dapprima bloccato e parrebbe successivamente revocato. Una decisione che, se confermata, renderebbe vano ogni tentativo di salvare la squadra viggianese, così come ha provato fino ad ora a fare Postiglione. L'ex patron afferma di lasciare perché: per prima cosa non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale circa il venir meno dell'impegno  dell'amministrazione e non esiste nessun atto in pubblicazione all’albo pretorio. Questa amministrazione, continua Postiglione, sta gestendo la cosa pubblica come se fosse un’azienda privata. Esiste una delibera della giunta Alberti, a cui è seguita una determina di 50.000 euro ed un successivo impegno di spesa per la liquidazione di 25.000 euro quale primo acconto, soldi che non sono mai stati versati dalla nuova amministrazione, nonostante la messa in mora che il legale della società ha notificato al Municipio. Senza nessun atto ufficiale e nessuna comunicazione scritta alla società, che nel frattempo ha preso impegni a fronte anche di quella determina, non appare regolare questo modus operandi dell'amministrazione. Non si può giocare sulla pelle delle persone e della comunità. Io lascio, con la speranza che ci possa essere un futuro sportivo per i tifosi viggianesi. Spero che al più presto il comune possa sbloccare questa paradossale situazione, così da rendere possibile l'arrivo di altri interessati a dare una mano. Ovviamente, valuterò anche la possibilità di tutelare in ogni opportuna sede le ragioni del sottoscritto, il quale esce fortemente danneggiato da questa situazione. Ringrazio tutti quanti hanno creduto nella bontà del mio progetto e mi scuso se, per colpe non mie, tutto è così miseramente finito. Non sono pentito della scelta di venire qui, ma per la disastrosa situazione in cui versa la Polisportiva, senza che l'amministrazione corrisponda ai propri impegno, nessuno può farcela.

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