giovedì 4 dicembre 2014

Verso una pericolosa deriva

GIUSEPPE CATALANO
La  quinta tappa del viaggio della Nuova del Sud tra gli allenatori disoccupati  è a Potenza dove a riceverci è Giuseppe Catalano.Con il Picerno vince la coppa Italia regionale,arriva secondo in campionato ma fa molto di più perché porta la sua squadra a giocarsi la serie D  nella finale play-off nazionali contro la Sarnese,e per una squadra lucana è un evento storico.Basta e avanza per meritarsi la riconferma in panchina ,ma a fine stagione Catalano viene sollevato dall’incarico e lui dopo sei mesi ritorna sull’argomento  .Sinceramente non ho ancora capito il perché di questa decisione racconta con un filo di amarezza alla Nuova del Sud,le motivazione addotte non mi hanno convinto ma tant’è che vado fiero di quello che ho fatto a Picerno la scorsa stagione.Quest’anno si dovevano raccogliere i frutti del lavoro che avevamo iniziato due anni fa ,ma sono sicuro che riusciranno comunque a centrare questo ambizioso traguardo perché nessuna squadra ha il potenziale del Picerno.Che a  Muro Lucano non è andato oltre lo 0-0:in casa sono un rullo compressore,ma bisogna tenere conto che quando vanno in trasferta le difficoltà aumentano anche perché le squadre triplicano le forze perché quando sei la prima in classifica ci tengono tutti a fare bella figura.Catalano sposa il concetto della gavetta come Camelia:io con orgoglio posso dire di averne fatta tanta e mi è servita,sono partito dalle serie inferiori e gradualmente sono arrivato ad allenare in eccellenza mentre oggi si vuole tutto e subito.Un messaggio ai presidenti:se volete fare calcio dovete affidarvi  a gente competente,non vi fate travolgere da questo malcostume imperante,cosi si ammazza il calcio.Uno sguardo al campionato e uno alla classifica che fa riflettere:notate come le squadre che l’anno scorso si erano stabilizzate ai vertici adesso sono le ultime delle classe,questo vuol dire meno competitività ma anche assoluta mancanza di programmazione delle società.Indica nel Metapontino  la principale antagonista del Picerno:i campionati si vincono con le difese,loro hanno subito appena tre gol ma hanno il problema inverso e se solo riuscissero a trovare un centravanti che fa la differenza secondo me se la giocano fino alla fine.Una rivelazione:mi aveva contattato il Lagonegro,avevo chiesto in cambio garanzie tecniche ma il budget a disposizione era molto risicato ma tuttavia non è stata una questione solo economica perché io allenerei anche l’ultima in classifica se c’è un progetto serio.Da grande portiere qual è stato,promuove  Di Vincenzo del Villa d’Agri.Lo conosco bene,è sprecato per questa categoria,poi mi piacciono anche Della Luna della Vultur e Dimicco del Real Tolve.


                                                   Nicola Signoretti

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