domenica 17 aprile 2011

Il punto sull'eccellenza di Biagio Bianculli.

Nell'anno in cui si è tornati a giocare senza play – off e play – out (non accadeva dalla stagione 2005 – 06) il massimo campionato regionale è pronto ad incoronare l’Angelo Cristofaro Oppido vincitore e regina del torneo il prossimo maggio tra le mura domestiche contro il Picerno. Per i biancoverdi si tratterebbe di uno storico approdo in serie D, categoria alla quale gli oppidesi non hanno mai partecipato, e che significa tanto per una comunità di appena 4000 abitanti che si affaccia in un palcoscenico importante a 60 anni dalla sua esistenza. Il salto di categoria è meritato perché dai pochi ritocchi in organico che Manniello ha saputo plasmare alla perfezione e dettato dalla legge dei numeri: due anni di secondi posti consecutivi, vittoria della Coppa Italia, miglior attacco del campionato con 62 gol e miglior difesa insieme a Pietragalla e Viggiano con 25 gol  Pochi gli acquisti per un torneo da vertice ma fondamentali per l’economia del gioco: Fusco per la porta, Alfonso per il centrocampo anche se il contributo è stato a mezzo servizio per un lungo infortunio e Campisano per l’attacco che si sta confermando il terminale offensivo più forte della Basilicata. Dalla capolista passiamo ad una sua diretta antagonista che nel girone di ritorno l’ha fatta penare non poco con risultati sorprendenti se non fosse stato per il pareggio esterno contro il Comprensorio Tanagro e la sconfitta interna contro il Policoro: stiamo parlando dell’Atella. Arrivata lo scorso anno ai play – off all’ultima giornata con una cavalcata sorprendente con un gruppo pieno di giovani emergenti, in questa stagione sta consolidando la seconda posizione che le permetterà di giocare gli spareggi nazionale contro una siciliana. Alla formazione di D’Urso basteranno le due vittorie casalinghe consecutive contro la penultima della classe Ferrandina e la capolista Angelo Cristofaro Oppido con la testa alla serie D. Al terzo posto troviamo le campane Gaetano Romanelli Valdiano e Comprensorio Tanagro che durante questo campionato hanno avuto un cammino decisamente diverso nonostante la classifica le veda nella stessa posizione. I valdianesi che avevano puntato ad una salvezza tranquilla hanno fatto del fattore campo la loro maggiore virtù: 13 vittorie e 2 pareggi. Nessuno come la formazione di Masullo ha fatto meglio tra le mura amiche. Il Comprensorio Tanagro che inizialmente sembrava la favorita numero uno per il salto di categoria nel girone di ritorno ha accusato un vertiginoso crollo verticale che lo sta estromettendo da qualsiasi gioco promozione. Purtroppo per i tanagrini l’arrivo di Dente in panchina è arrivato troppo tardi. Il Pietragalla è la squadra emergente del campionato. Nessuno avrebbe mai pensato ad inizio stagione che sarebbe stata a lottare per le posizioni di alta classifica e può vantare che per tre anni di fila in altrettante categorie differenti è risultata la miglior difesa del campionato. Il Viggiano è diventata ormai una realtà del campionato: salva al primo anno al settimo posto e al secondo in corsa per obiettivi importanti se non ci fossero stati arbitraggi che hanno penalizzato pesantemente i biancazzurri. Per il resto navigano in zone tranquille Murese, Policoro, Real Tolve, Picerno e Avigliano che hanno raggiunto la salvezza in quest’ultimo mese. Al Potenza a cui sono stati sottratti sette punti, tre sul campo per lo schieramento in campo di un giocatore squalificato alla prima giornata contro il Ferrandina e quattro inflitti dalla procura federale capitolina, occorreranno tre punti contro il Real Tolve per mettere a sicuro la salvezza. Ma per i rossoblu il futuro è sempre meno roseo per quanto riguarda la partecipazione al prossimo campionato di Eccellenza. Lotta salvezza che invece vede coinvolte Moliterno, Borussia Pleiade, Vultur Rionero, Ferrandina e Miglionico che dovranno soffrire fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata per ottenere la permanenza. Tutto dipenderà ovviamente dalle retrocessioni dalla serie D: se non ce ne saranno scenderanno solo in due in Promozione, se ne scenderanno uno o due dalla quarta serie allora salirà a tre il numero delle retrocesse nella cadetteria regionale.

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