mercoledì 14 gennaio 2015

Questo non è un paese per fare calcio!

Ve lo abbiamo permesso noi,con il nostro menefreghismo becero ,con le nostre ataviche divisioni,con il nostro proverbiale disamore.Ma non per questo la passerete liscia anche questa volta,senza che qualcuno vi chiederà mai una spiegazione di questo scempio ormai condotto a termine. Ci sono tanti Schettino in questa società,tanti fuggiaschi in cerca di un riparo,e chi ha  chiesto a sette ragazzini di scendere in campo lo ha fatto solo per l’onor proprio,millantando fantomatiche cordate di imprenditori per giorni per convincerli a giocare. La scomparsa della Polisportiva  si sta consumando nell’indifferenza più totale dei viggianesi,che vicino a questa squadra non lo sono mai stati,né nella gioia e tanto meno nel dolore.E questi sono i giorni del dolore,della resa definitiva di una delle realtà calcistiche più belle della Basilicata,ingiustamente ma prevedibilmente. Si perché ce lo aspettavamo,ma non cosi,perché  la dignità non deve esserci solo quando si perde in campo ,e questa mesta e triste fine oltraggia il tifoso,offende la sua dignità e i sacrifici che tante persone hanno fatto per questa squadra.Perchè io se penso al Viggiano non penso a Michele Di Rago,(mi perdoni Postiglione se riprendo una sua battuta)ma ad Antonio Gargaro e a Giuseppe Aliati, due icone  per l’attaccamento e la passione per questi colori .E’ stata loro l’idea di un azionariato popolare ,ma Viggiano non è Moliterno e da soli non ce l’avremmo fatta ad abbattere questo muro di indifferenza popolare.Se io penso al Viggiano non penso a Michele Di Rago,ma al custode Vincenzo D’Alessandri o Vincenzo Lasco detto Catalano,umili servitori della patria in questi lunghi anni.Quattro mesi da incubo non cancelleranno mai sedici anni di gloria ,dalla terza categoria all’eccellenza,dal San  Mauro Forte allo Stasia,dal primo articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno alle pagine del Corriere  e della Gazzetta dello Sport.Eppure dal trionfo di Picerno sono passati solo due anni,ma come dice Sacchi ci sono vittorie che confondono e sconfitte che chiariscono,finchè si vinceva si faceva finta di niente mentre adesso che la giostra si è fermata ,in molti dovranno scendere ma le luci del Luna Park su questo blog non si spegneranno mai.


                                                       Nicola Signoretti

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