venerdì 10 febbraio 2012

De Stefano:"Se il Viggiano dovesse vincere il campionato è per demerito di chi aveva ambizioni"

SENZA IL calcio giocato le nostre attenzioni non possono che spostarsi alle voci dei protagonisti del massimo campionato regionale. Tra questi, in particolare, intervistiamo l’allenatore del Viggiano Peppe De Stefano, che ci spiega a 360 gradi la stagione della sua squadra attraverso passato, presente e futuro. Non è mancata nemmeno una considerazione sul campionato dove il tecnico biancazzurro ha espresso il suo pensiero circa quello che riguarda le sorti del torneo di Eccellenza.
- Per la seconda settimana di fila non giocherete e il calendario prevede che per la prossima domenica riposerete. Quanto vi manca il calcio giocato?
“Ci manca parecchio perché come tutte le squadre abbiamo grosse difficoltà ad allenarci. Lunedì abbiamo svolto il nostro lavoro in palestra, martedì nella tensostruttura di Villa d’Agri e mercoledì siamo stati impossibilitati dai 50 cm di neve caduti a Viggiano: quindi ci stiamo allenando male. La voglia di tornare a giocare è tanta e se le condizioni meteorologiche saranno migliori potemmo allenarci con la continuità di sempre.”
- In campionato siete imbattuti da dieci giornate. Secondo lei potrà il Viggiano a mantenere a lungo questa bella serie di risultati e magari a superare i 14 della scorsa stagione?
“So soltanto che abbiamo un’identità precisa e dei chiari obiettivi. Quando sei primo in classifica devi stare attento a non commettere passi falsi, ma allo stesso tempo è anche naturale incappare in una sconfitta. Per batterci qualunque avversario dovrà sudare molto.”
- Lei disse dopo la partita di Picerno che il derby interno contro il Moliterno sarebbe stata la partita più difficile del campionato. E’ stata lì la svolta del campionato che vi ha poi permesso di raggiungere il primato?
“Si perché onestamente stavamo in grosse difficoltà e proprio in quel periodo il Moliterno aveva cambiato da poco l’allenatore. Il loro nuovo tecnico Arleo è un volpone in questi campionati e per forza di cose dovevamo temerla quella gara. E’ stata la partita in cui è stato determinante il gruppo che si è unito e compattato nel momento più difficile.”
- E’ sorpreso dell’esaltante stagione di Altieri?
“Sinceramente no perché lo avevo tenuto già l’anno scorso ed è un ragazzo professionista e serio che si allena regolarmente. Nella scorsa stagione si presentava puntualmente 4-5 volte davanti alla porta anche se non riusciva a buttarla sempre. L’exploit in questo campionato penso sia dovuto a una maturazione personale e ha capito di essere un uomo importantissimo per il Viggiano. Ha tutte le qualità per giocare in categorie superiori.”
- Dopo Viggiano – Atletico Potenza si disse contento delle prestazioni di Vaccaro, Ielpo e Santalucia. I primi due sono entrati nell’orbita per la Rappresentativa che dovrà disputare il Torneo delle Regioni, mentre il terzo è al suo primo anno in Eccellenza: quanto possono dare ancora alla causa del Viggiano questi tre?
“Tantissimo. Sono serissimi dal punto di vista professionale. Non saltano mai un allenamento e hanno voglia di essere protagonisti. Santalucia ha qualcosa in meno dal punto di vista tecnico – tattico, deve crescere caratterialmente, ma è dotato fisicamente. Ielpo ha delle doti tecniche incredibili e fisicamente è resistente. Deve maturare sotto porta ed è molto duttile, tra cui riesce a coprire bene anche il ruolo di mezzala che non è semplice. In lui vedo margini di miglioramento. Vaccaro non lo consideriamo un 93’ perché ha i ritmi e il gioco di un giocatore esperto. Penso che nella posizione di difensore centrale abbia trovato il suo ruolo ideale. Se riesce a mettere massa potrebbe giocare in categorie superiori.”
- Un obiettivo che lei sentiva fortemente più di tutti era la Coppa Italia. Quanto ci teneva conquistarla?
“Sono competizioni importanti che ti formano calcisticamente. Sono un punto di incontro per conoscere altre realtà e far conoscere se stessi altrove. Quando incontrammo il Valdiano che ci eliminò nella doppia sfida in semifinale stava bene e siamo usciti a testa alta. Siamo una piccola squadra e gli infortuni in quel periodo ci hanno condizionato molto.”
- Nella passata stagione mancava la mentalità vincente al Viggiano. Quest’anno la squadra sembra più matura: è d’accordo?
“Non era questione di mentalità. C’era stato un contraccolpo in una fase delicata del campionato dove per vari motivi siamo scesi di posizione in graduatoria disputando comunque delle buone prestazioni. Se a dicembre 2010 avessimo aggiustato l’organico come è accaduto in questa stagione, potevamo migliorare già allora la nostra classifica. La società lo ha dimostrato nel mercato invernale e avere un volpone come Sergio Caputo è un vantaggio perché sa prendere giocatori a prezzi contenuti in modo da rispettare il budget. Ci vuole anche un pizzico di fortuna e al momento ci sta girando tutto per il verso giusto.”
- Chi è la maggiore candidata per vincere il campionato?
“Se lo dovesse vincere il Viggiano sarebbe per demerito delle altre squadre perché era partito con ambizioni di play – off. Vedo favorito il Real Metapontino che è più equilibrato nel gioco ed ha un allenatore esperto. Poi c’è il Valdiano che se la sta giocando ed ha un allenatore, che facendo parte pure del gruppo dirigenziale, trasmette serenità al gruppo ed è molto importante per una squadra. L’Atletico Potenza non l’ho visto equilibrato e credo possa pagare alla lunga, anche se ha un fortissimo potenziale offensivo nelle persone di Pierpaolo Di Senso, Crisantemo e Campisano.”

Biagio Bianculli

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