domenica 14 luglio 2013

Lascio da vincitore.L'orgoglio di Taglianetti:io l'unico a vincere con il Viggiano.

RAMON TAGLIANETTI
Potrebbe essere finalmente arrivato il giorno di Giuseppe De Stefano.A Viggiano si attende prima l'esito del vertice di oggi tra il sindaco Alberti e le imprese locali operanti nel settore energetico per chiedere un sostegno economico alla società. Nell'attesa il tecnico potentino che ha già le idee chiare su cosa fare si è messo al lavoro con il ds Caputo al quale avrebbe fatto come prima richiesta la riconferma di Anastasio che piace molto per la sua versatilità. A distanza di un anno De Stefano dunque sta per riprendersi il Viggiano ,dopo la breve e sfortunata parentesi con i Rossoblu Potenza.Lo riceverà dalle mani di Ramon Taglianetti che come avevamo già anticipato dopo il derby con il Moliterno del 7 aprile scorso lascia il Viggiano con una coppa Italia regionale in bacheca e tanti rimpianti.Vi proponiamo questa intervista rilasciata per il blog ieri sera.

1)Qualche giorno fa c’è stato questo cambio della guardia alla guida della società con l’avvento di Michele Di Rago.Taglianetti come lo ha conosciuto cosa ne pensa?
Ho avuto modo di conoscere Michele e posso garantire che il Viggiano ha fatto la scelta migliore.E’ la persona giusta per questo nuovo corso e in più se lo meritava per tutti i  sacrifici che ha fatto.Gli  auguro un futuro radioso al timone della società.

2)Anche lui però come tutti i presidenti dovrà fare i conti con la crisi economica
La crisi economica ha investito  tutti i settori,non ha risparmiato nemmeno il calcio dal professionismo al dilettantismo.Il Viggiano fa bene ad essere prudente,l’esperienza dello scorso anno è stata utile per tutti anche se ha lasciato dei lividi.Non è il caso più di rischiare se alle spalle non c’è una società stabile e solida.Per questo motivo dico che è legittimo se un  presidente come Di Rago prima di fare proclami faccia le sue valutazioni  altrimenti il rischio è quello di  buttarsi in un’avventura rischiosa .L’anno scorso sono venuti meno alcuni sponsor e poi è successo quello che tutti sanno,con le promesse non si va da nessuna parte.

3)Resta ancora  un nodo da sciogliere,quello del   nuovo allenatore.Sembra però che non ci siano più dubbi sul ritorno di De Stefano,proprio colui che le aveva lasciato il posto e adesso è ad un passo dal riprenderselo.
De Stefano è un allenatore preparatissimo,che a Viggiano ha fatto bene nel biennio precedente al mio arrivo e conoscendo già l’ambiente e anche alcuni giocatori sono sicuro che ripeterà gli stessi ottimi risultati con ,è l’augurio che gli faccio,di vincere anche qualcosa

4)E Taglianetti dove andrà?
Per adesso da nessuna parte,non so minimamente quale sarà il mio futuro e la mia prossima destinazione.Restiamo in attesa di possibili sviluppi

5)Quando ripensa a Viggiano cosa le viene in mente?
Umanamente se mi permetti sono felice di aver vissuto da voi per alcuni mesi.I Viggianesi sono molto cordiali ed ospitali,inoltre sono un devoto della Madonna e ci tornerò spesso.Calcisticamente  siamo arrivati ottavi in campionato  ma abbiamo vinto una coppa Italia regionale e nel calcio conta solo questo.Con orgoglio posso affermare di essere stato il primo allenatore a vincere con il Viggiano,nessuno ci era riuscito in quattordici anni.Arrivare secondi o terzi e non vincere niente non serve,quindi per me è stata una stagione assolutamente positiva anche se il girone di ritorno è stato una disfatta.Ti assicuro che abbiamo lavorato in condizioni disastrose,a volte con 5-6 ragazzi a fare allenamento ma non voglio colpevolizzare nessuno.La Neve ha provato a fare del suo meglio ma le difficoltà erano evidenti.Nonostante queste problematiche abbiamo portato a termine il campionato e questa è  stata la vera vittoria.

6)Vi siete più visti dopo la fine del campionato?
Non c’è stato più modo di farlo,mi ha però telefonato per invitarmi a partecipare alle premiazioni della Siritide ma avevo già preso un impegno e vi ho dovuto rinunciare.Siamo rimasti in buoni rapporti,poi come capita anche nelle migliori  famiglie  ci sono stati litigi e incomprensioni ma l’essenziale è che alla fine tutto si risolva senza strascichi.

7)Tanti anni come allenatore in Campania,poi la Basilicata.Il gap è cosi profondo?

Dal punto di vista tecnico e organizzativo è qualche gradino sotto a quello campano,per una questione di cultura,di mentalità ma anche logistica.Sotto il profilo agonistico invece mi ha sorpreso,non vedo differenze sostanziali.

                                                    Nicola Signoretti

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