lunedì 30 maggio 2011

"Viaggio nel passato della Polisportiva Viggiano".Riassunto stagione 2006-07 a cura di Biagio Bianculli

E’ IL MESE di luglio del 2006 e a Viggiano arriva una bella notizia per l’intera comunità valligiana: la compagine del presidente La Neve viene ripescata in Promozione affacciandosi su un palcoscenico importante mai visto prima. In panchina resta il tecnico Esposito reduce da due stagioni brillanti alla guida tecnica dei biancazzurri che però si dimetterà ad una giornata dal termine del girone di andata dopo la gara Viggiano – Balvano per problemi di natura interna. Il mercato estivo viene affidato al direttore tecnico Angelo Iovine che con la collaborazione del difensore centrale Michele Allemma (che poi a fine stagione risulterà essere il salvatore della patria con il doppio ruolo di allenatore – giocatore) dove si vede arrivare un gruppo tutto nuovo: quello potentino al posto di quello pugliese. Della pattuglia del capoluogo di regione fanno parte il portiere Laurita e Mancusi, a quali si aggiungeranno poco alla volta Sabia, l’”Highlander! Ragone e Angelucci. Con questi giocatori giungono in terra valligiana anche il secondo portiere Giampietro di Villa d’Agri (che totalizzerà 4 presenze tra campionato e play – out), i santarcangiolesi Briamonte e Fera e il giovane difensore Pandolfo, giocatore dalle belle speranze. Il gruppo dei confermati è prevalentemente viggianese: restano a difesa della maglia biancazzurra il capitano De Cunto, Lauletta, Allemma, Borneo, Antonelli, Mero, Privenzano. Raucci, Lavecchia e i fratelli Giuseppe e Domenico Salera. Come under si aggiungono La Neve inamovibile a centrocampo, Petrosino, Marco Giampietro, fratello del secondo portiere Mattia e Maurizio Nigro, figlio dell’ormai noto dirigente Franco. Dopo essersi tolto la sfizio di eliminare ai sedicesimi di finale di Coppa Italia il più blasonato Moliterno, il Viggiano comincia bene il campionato ottenendo bene 13 punti nelle prime 9 giornate entrando in piena zona play – off al quinto posto. Poi la miseria di 4 punti in 5 partite vedono il Viggiano scivolare ai play – out causando le dimissioni l’allenatore Esposito e al suo posto viene chiamato in causa il suo secondo Briamonte. Il nuovo tecnico però non riesce ad invertire la rotta tanto da racimolare soltanto gli stessi punti di Esposito nel periodo del tracollo in 6 giornate. A questo punto arriva il turno di Allemma che in collaborazione con Vittorio Rocco, scopre Barbella schierandolo sempre titolare, con una media superiore ai suoi predecessori riesce a cogliere vittorie salvezza importantissime come quelle contro Miglionico, San Nicola e Valsinni che garantiscono ai valligiani di restare aggrappati alla salvezza tramite i play – out. Il periodo più nero è quando alla terzultima di campionato una direzione scandalosa (era Carrisi di Brindisi il direttore di gara) tra le mura amiche contro l’allora capolista Tricarico con tre espulsi (Mancusi, Borneo e Nigro) terminata a favore della prima della classe per 0-2 fa andare su tutte le furie il presidente La Neve che vuol ritirare la squadra. Però Allemma riesce a tirare il meglio dai suoi ragazzi nelle ultime due partite, offrendo l’opportunità per la prima volta in campionato a Raucci di giocare in attacco, viste anche le contemporanee squalifiche di Mero e Ragone, cogliendo un pari in trasferta contro il Balvano e il successo a campo neutro in quel di Sarconi con un rigore di Antonio Lavecchia nella ripresa. Il Viggiano è ai play – out contro il San Nicola: la gara di andata viene stravinta per 3-1 con una rete di Ragone e una doppietta di Antonio Lavecchia e il 13 maggio 2007 diventa data storica perché Mancusi ad Avigliano nella partita di ritorno mette il sigillo sulla salvezza regalando la permanenza ai biancazzurri. La finale per il primo e secondo posto play - out una settimana dopo persa a Tito contro il Bella persa 3-0 non conta ed allora si può pensare alla stagione successiva dove emergerà la figura di Peppe Villani come tecnico che non ha mai allenato in Promozione ma che per la sua abnegazione al lavoro e il suo credo tattico farà le fortune della squadra valdagrina.                  

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