In classifica non sono mai stati cosi vicini,ma nemmeno cosi delusi o appagati.Sentimenti contrastanti intercorrono tra Viggiano e Moliterno,in campo al Coviello domani pomeriggio alle 16.00 per il derby della Val d’Agri.Da una parte c’è una squadra che sta portando a termine un campionato con molta fatica,dopo aver vinto a dicembre scorso la coppa Basilicata.Una stagione tra luci ed ombre,tra sorrisi e pianti per la società di Corso Guglielmo Marconi ,che voci di corridoio danno come prossima sposa del Villa d’Agri.Venti di fusione soffiano nella capitale lucana dell’oro nero,unire le forze contro la crisi economica che ormai attanaglia anche le società di calcio.Pochi sono i soldi che circolano anche a Moliterno,dove anche quest’anno la società ha vinto il suo piccolo scudetto conquistando con diverse giornate di anticipo la salvezza nel massimo torneo regionale.Arleo quest’anno si è tolto molte soddisfazioni,tra cui proprio quella di battere il Viggiano all’andata:nessun tecnico ci era riuscito nei quattro anni precedenti al suo arrivo.Una partita stregata per il Viggiano,che dopo aver dominato in lungo e in largo e fallito anche un calcio di rigore con Di Maio,veniva beffato da Mazzeo.Voglia di rivalsa nei biancoverdi di Taglianetti,come si può intuire dalla parole di Luigi Anastasio.Il super versatile calciatore salernitano,ben sei i ruoli ricoperti in questa stagione,vuole cancellare l’”ingiustizia” subita all’andata e regalare una gioia ai suoi tifosi.Sono rimaste solo due partite in casa e vogliamo vincerle entrambe per chiudere in bellezza questa stagione e dare una gioia ai viggianesi sapendo il significato che per loro ha la sfida.Nel girone di ritorno il Viggiano è ultimo in classifica:purtroppo spiega Anastasio ,abbiamo passato momenti molto bui in cui è stato difficile trovare la concentrazione giusta per pensare al calcio,anche se nonostante tutto siamo scesi sempre in campo la domenica per onorare la maglia del Viggiano.L’impegno e la serietà da parte nostra non sono mai mancati,ma francamente non c’erano le condizioni ideali per lavorare. Dalla gioia all’amarezza ,il passo è stato breve per Anastasio che sperava di godersi di più la sua prima coppa da giocatore.In ogni caso,continua ,mi porterò il ricordo di quella finale a Picerno con la quale siamo entrati di diritto nella storia di questa società anche se poi lo ammetto ho vissuto esperienze che mi auguro di non ripetere più in futuro.Abbiamo iniziato il girone di ritorno tra mille difficoltà e peripezie,con giocatori che sono andati via e una rosa molto ristretta,poi ci si è messa anche la sfortuna in alcune partite dove non abbiamo raccolto quello che meritavamo.In ogni caso questa è stata un'esperienza che spero di non rivivere in futuro.
Nicola Signoretti
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