IL VIGGIANO ha scelto il successore di Peppe De Stefano. Sarà infatti Ramon Taglianetti, 36enne allenatore di Eboli, a guidare la compagine biancazzurra per la prossima stagione sportiva 2012 – 13. A comunciarci la notizia è stato il vicepresidente Roberto La Neve, che ci ha ricevuto insieme ai colleghi de La Nuova del Sud nel suo studio degli Impianti Val Gas, per farci conoscere il nome del nuovo trainer, le sue caratteristiche, i programmi e le ambizioni del nuovo Viggiano. Prima di parlare del nuovo allenatore però il numero due biancazzurro ha ritenuto giusto ed opportuno ringraziare per l’operato svolto l’ex tecnico De Stefano, approdato nel Rossoblu Potenza, nei due anni trascorsi a Viggiano. “Ringraziamo De Stefamo per il lavoro svolto durante il biennio viggianese. – esordisce La Neve – La società gli ha messo a disposizione le strutture e i giocatori necessari per competere ai vertici della classifica ed i risultati sono risultati soddisfacenti. Noi gli auguriamo fortuna per la nuova squadra in cui ha firmato ed è un’occasione unica per lui visto che ha l’opportunità di allenare nella sua città. Ci siamo lasciati di comune accordo decidendo di intraprendere altre esperienze.” Questo il pensiero espresso da Le Neve circa l’operato di De Stefano. Poi il dirigente biancazzurro sposta giustamente le attenzioni sul nuovo allenatore dichiarando:“Ci tengo da subito a sottolineare che non abbiamo preso Taglianetti perché è amico del nostro direttore sportivo Sergio Caputo. – puntualizza il vicepresidente del Viggiano – Ci ha impressionato la sua mentalità vincente in quanto in otto campionati alla guida di altre squadre ha ottenuto molti successi e per i risultati conseguiti ha sicuramente un vantaggio, quello di essere giovane. In questo momento ci vuole una persona con il pugno di ferro e Taglianetti è la persona adatta e penso che quando lo vedrete all’opera lo imparerete ad apprezzare.” I risultati precedenti la dicono lunga sul curriculum di Taglianetti, tra cui un campionato vinto nella passata stagione con l’Eboli Mare, in Promozione campana, un altro in passato con la Real Ebolitana sempre nella cadetteria regionale, per poi ottenere un terzo posto con la Battipagliese e un secondo con l’Ebolitana per quanto riguarda la massima serie regionale campana. Non è stata una trattativa semplice per accaparrarsi Taglianetti visto che l’allenatore eburino è molto stimato in Campania dove ha ricevuto diverse richieste, tra le quali quella del Gelbison. In questi giorni si sta lavorando molto sull’assetto societario perché c’è il forte intento di allargare la base considerato che i membri del club valdagrino vogliono fare investimenti importanti per la stagione che sta per arrivare. Caputo e Taglianetti stanno inoltre lavorando sulla rosa per puntellare al meglio l’organico. Sul taccuino dei due ci sono alcuni obiettivi, tra cui due difensori centrali, due centrocampisti centrali e una punta. Quest’ultima sarà presa per affiancare Altieri. Sia ben chiaro che il Viggiano farà partire il capocannoniere del campionato terminato da un mese soltanto se una squadra di serie D gli concederà l’occasione di accasarsi. Altrimenti il vicepresidente La Neve e il direttore sportivo Caputo faranno di tutto nell’ambiente valligiano e di conseguenza spazzate le voci insistenti di un approdo al Rossoblu Potenza. Chi andrà via dal Viggiano sono sicuramente i due difensori centrali Caponigro e Pastore, i centrocampisti Maiorano e Petrillo e gli attaccanti Pisano, che era in prestito dalla Paganese e Messina, che ha chiesto espressamente di andarsene. Dubbi sulle permanenze di Girelli e Roberto Perna. Le certezze ci sono per quelli che sono stati under fino a quest’anno, che lo saranno ancora e per i ragazzi del posto. Potrebbe rimanere il portiere Giuseppe Perna che deve però discutere con il club biancazzurro sul suo rinnovo. Nei prossimi giorni ci saranno i colpi annunciati. Questo è quanto ci ha promesso nella giornata di ieri La Neve nel suo studio il quale ha anche affermato di aver individuato il preparatore dei portieri, di valorizzare il settore giovanile dove ci saranno novità pure in questo campo e la data del ritiro che sarà il 5 agosto in sede.
Biagio Bianculli
FONDATO IL 01-11-2010 DA NICOLA SIGNORETTI.E CON LA COLLABORAZIONE DI ANTONIO CROGLIA DELLA NUOVA DEL SUD E DI BIAGIO BIANCULLI DEL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA.
sabato 30 giugno 2012
venerdì 29 giugno 2012
Laneve presenta Taglianetti:vi porto un vincente sulla panchina del Viggiano.
La notizia circolava già da tempo ma adesso è arrivata anche l’ufficialità.:Ramon Taglianetti è il nuovo allenatore del Viggiano.A dare l’annuncio è stato questa mattina il patron Roberto Laneve che ci ha ricevuti negli uffici della Valgas per spiegare le ragioni che hanno spinto la società a puntare sul tecnico campano che ha stracciato la concorrenza di Valente e Volini.L’età e il curriculum sono stati due fattori determinanti nella scelta del tecnico campano che raccoglierà la pesante eredità lasciatagli da Giuseppe De Stefano.Taglianetti infatti ha solo 36 anni ma ha già vinto due campionati di promozione con la Real Ebolitana e l’Eboli Mare ma nel suo curriculum figurano anche un secondo e un terzo posto in eccellenza campana.Non solo:oltre alla fama di vincente che si è saputo costruire, Taglianetti è un allenatore molto apprezzato per le sue doti carismatiche,per la competenza nello scegliere i giocatori e per l’abilità con la quale gestisce lo spogliatoio.Il nuovo allenatore del Viggiano si presenterà ai suoi nuovi tifosi la settimana prossima quando potrebbero essere annunciati i primi colpi di mercato.Roberto Laneve però non ha dubbi:Ramon Taglianetti è l'allenatore giusto per il dopo De Stefano e sceglierlo è stato abbastanza facile.
1)Prima di passare al presente,c’è un passato neanche tanto remoto che si chiama Giuseppe De Stefano!
Colgo l’occasione per ringraziarlo per quello che ha fatto per il Viggiano,i risultati parlano chiaro.Ci tengo però a rivendicare i nostri meriti perché se De Stefano ha fatto quello che ha fatto lo deve anche ad una società che gli ha messo a disposizione le strutture e i giocatori e permettendogli di lavorare serenamente. Ci siamo lasciati di comune accordo con un sorriso sulle labbra e una stretta di mano,proprio come si fa tra persone che si sono sempre stimate. Detto questo gli auguro di ricevere delle grosse soddisfazioni e di saper cogliere questa grande occasione che gli è stata data.
2)E adesso ci dica chi è il presente!
Dunque,innanzitutto vorrei dire che avevamo sul tavolo almeno 4 nomi di allenatori perché la panchina del Viggiano fa gola a molti e questo ci riempie di orgoglio.La scelta alla fine è ricaduta su Ramon Taglianetti e vi spiego anche i motivi.E’ giovane,sa gestire bene lo spogliatoio e poi viene a Viggiano dopo due campionati di promozione vinti,oltre a un secondo e terzo posto.Ha la mentalità vincente e ha sempre raggiunto l’obiettivo prefissato e sono sicuro che ne apprezzerete presto le sue qualità da allenatore.
3)Quanto ha influito nella scelta di Taglianetti la presenza di Caputo?
Può essere stata determinante ma fino a un certo punto.C’erano allenatori non da meno che avremmo visto bene a Viggiano ma la scelta di Taglianetti è stata unanime e si è basata su molti aspetti che noi ritenevamo essenziali.
4)Dove vorrà arrivare il Viggiano con Taglianetti?
Questo lo dirà il campo.Quello che posso dire è che lui ovunque sia stato ha fatto bene e le premesse che il Viggiano faccia un ottimo campionato ci sono tutte.Lo metteremo nelle condizioni di lavorare bene e con i giocatori a lui più congeniali.Cammin facendo vedremo dove possiamo arrivare.
5)Sarà difficile secondo lei ripetere la stagione scorsa?
Non è mai facile ripetersi ma noi l’anno scorso non eravamo certo partiti perché pensavamo di poter vincere il campionato.Durante l’anno si lavora e se lo si fa bene si raccolgono i frutti ma non facciamo proclami anzitempo.
6)Vedremo un Viggiano con o senza Altieri?
Ce lo hanno richiesto molte società ma per ora non si muove da qui.Ad ogni modo decideremo il suo futuro insieme perché a noi sta a cuore la sua carriera e le prospettive sono interessanti.
7)Avete già individuato i reparti sui quali opererete le vostre scelte di mercato?
Posso dire che la squadra cambierà molto e che ci saranno novità in tutti i reparti. Interverremo sulla difesa dove stiamo cercando una nuova coppia di centrali ,sul centrocampo e infine siamo alla ricerca di una punta di valore da affiancare ad Altieri nel caso in cui restasse.Caputo e Taglianetti stanno lavorando e alla fine troveranno i giocatori che ci servono.
8)Dunque ,se abbiamo ben capito saranno in pochi a rimanere!
Saranno riconfermati tutti i ragazzi di Viggiano e buona parte degli under ad eccezione di qualcuno e poi volevo dire che ritornerà alla base Notarfrancesco dal prestito al Moliterno.
9)Avete già fissato la data d’inizio della preparazione?
Partiremo il 5 agosto e quest’anno avremo anche un preparatore dei portieri che abbiamo già individuato.
10)Dopo il flop della stagione scorsa,come avete intenzione di rilanciare il settore giovanile?
C’è un progetto importante ma non voglio svelarvi nulla.Di sicuro una stagione come quella scorsa non si ripeterà,uno dei nostri obiettivi è quello di valorizzare il settore giovanile.
11)Ci sono novità per quanto riguarda l'assetto societario?
Stiamo ancora lavorando su questo ma posso già dirvi che Sergio Caputo sarà il direttore tecnico e Vincenzo Ierardi il direttore generale.Se poi qualcun altro vuole darci una mano saremo lieti di collaborare con lui,abbiamo bisogno di risorse umane ed economiche per garantire il futuro della squadra.
Nicola Signoretti
mercoledì 27 giugno 2012
L'occasione della vita ma non sono stato io a tradire il Viggiano!
C’è grande attesa a Viggiano per conoscere il nome del nuovo allenatore che sostituirà Giuseppe De Stefano da ieri passato ufficialmente sulla panchina dei Rossoblu Potenza,società nata dalla fusione tra Atella e Controsenso.La società domani o al massimo venerdi annuncerà il successore che salvo ripensamenti dell’ultim’ora dovrebbe essere Ramon Taglianetti dell’Eboli Mare,pupillo del direttore sportivo Sergio Caputo.Taglianetti avrebbe battuto la concorrenza di Volini e Valente che erano gli altri due candidati a sedersi sulla panchina dei biancoverdi e starebbe già lavorando sulla nuova squadra che quasi sicuramente perderà il suo pezzo più pregiato:Cosimo Altieri.Il capocannoniere dell’eccellenza è sempre più richiesto e sarà difficile trattenerlo ma dove andrà questo lo deciderà solamente Caputo che in questi giorni sta valutando diverse offerte tra cui spicca quella di Mastroberti al quale De Stefano ha dato mandato di prendere il centravanti ebolitano.L’oramai ex tecnico del Viggiano è tornato a parlare stamattina per l’ultima volta sul blog affidando i ricordi più belli di questi due anni chiusi con un quinto e un terzo posto all’attivo, con uno score di 38 vittorie,19 pareggi e 15 sconfitte su un totale di 72 panchine.L’Ibrahimovic degli allenatori lucani ,cosi lo presentò Villani che gli aveva passato il testimone suggerendolo al patron Laneve.Un professionista tra i dilettanti ,un cultore del lavoro,un perfezionista,un insegnante di calcio come ci hanno detto alcuni giocatori che lo hanno avuto che adesso torna nella sua città per vincere il suo primo campionato da allenatore.
1)Si può dire che ieri De Stefano ha coronato un sogno che inseguiva da tempo?
Sicuramente si.E’ una possibilità che oltretutto mi si è presentata nel momento giusto della mia carriera di allenatore e mi sento pronto per allenare in una piazza importante dopo anni di sacrifici.Spero di ripagare la fiducia di queste persone che hanno creduto in me e voglio ringraziarle perché da potentino ci tenevo ad allenare una squadra della mia città.
2)Un sogno si è avverato,un altro potrebbe avverarsi:vincere il suo primo campionato da allenatore!
Andiamoci piano.C’è da ricostruire una squadra e poi la maglia del Potenza è una maglia pesante e prima che qualcuno la indossi ci deve pensare due volte.Avrò una rosa più ampia e più competitiva ,potrò scegliere e fare solo l’allenatore senza ricoprire altri ruoli come ho fatto in passato che mi toglievano molte energie.Secondo me le squadre che partono favorite sono il Real Metapontino e l’Angelo Cristofaro.
3)Quando c’è stato il primo contatto tra De Stefano e i Rossoblu Potenza?
Subito dopo la finale play-off con il Metapontino mi contattò Romano dicendomi che avrebbe voluto vedermi per parlarmi di un progetto interessante ma al contrario di quello che qualcuno va dicendo in giro io non ho preso impegni con nessuno fino a quando non ho avuto la certezza che tra me e il Viggiano fosse ormai finita e che io non rientrassi più nei loro piani.Non c’erano i presupposti per continuare ad allenare e a quel punto e solo a quel punto ho preso seriamente in considerazione la proposta che avevo ricevuto.Io non ho tradito il Viggiano sia ben chiaro!
4)Pare che tra lei e Caputo però i rapporti si fossero deteriorati e che questo l'abbia spinta ad andarsene ma non era stato proprio De Stefarlo a volere Caputo a Viggiano un anno fa?
Se vi aspettate che io parli male di lui resterete delusi.Io e il direttore abbiamo avuto delle discrepanze ,dei modi di vedere opposti ma nulla che abbia scalfito la stima professionale che ho di lui.Lo dimostra il fatto che io mi sia rivolto a lui il mio primo anno a Viggiano per completare la squadra e credo di aver valorizzato i suoi calciatori vedi Altieri che oggi è richiesto da società di serie D.Lo scorso anno l'ho persino voluto come direttore sportivo,è stato sempre presente al campo e vicino alla squadra e bisogna riconoscere che ha operato bene.Se poi lui ha un'altra idea su di me sono problemi suoi ma gradirei che me lo dicesse.
5)Pare che abbia scelto Ramon Taglianetti come suo successore.
Cosi dice e cosi dicono ma io vorrei approfittare di questa domanda per dire che chiunque sarà il nuovo allenatore erediterà da me una grossa professionalità,serietà e applicazione. I risultati passano in secondo piano,l’importante è aver costruito una base solida da cui ripartire e di questo ne vado molto fiero.
6)E’ vero che ha già richiesto Altieri a Mastroberti?
Che io straveda per Cosimo lo sanno tutti.Quando è arrivato a Viggiano veniva da una stagione non esaltante in Campania ma io l’ho atteso sapendo che sarebbe esploso da un momento all’altro.Cosimo prima di tutto è maturato come uomo,condizione essenziale per diventare un calciatore forte e completo.Se la società del Viggiano riterrà opportuno lasciarlo partire,De Stefano sarebbe felice di riaverlo ma se ciò non fosse possibile daremo la caccia ad altri calciatori.
7)Mastroberti e Carriero.Cosa ha pensato quando li ha visti?
Che la vita è strana e che non finisce di riservare sorprese anche ad un uomo come me che tra poco compirà 44 anni. Abbiamo avuto dei contrasti e delle discussioni in passato o più recentemente come con Mastroberti quando è venuto con l’Atletico a Viggiano ma adesso lavoriamo nella stessa società e metteremo tutto da parte.
8)Va via con qualche rammarico da Viggiano?
Credo di aver fatto tutto quello che potevo e che di più non si poteva per una piazza e una società cosi piccola.Ma se devo averne uno è quello di non aver fatto capire a qualche ragazzo di Viggiano cosa avrebbe potuto dare per il suo paese.Mero ad esempio non mi ha aiutato a farlo crescere e maturare come volevo,è un ragazzo con delle potenzialità indiscutibili ma chi conosce De Stefano sa che gioca solo chi si allena sempre e ci mette impegno e determinazione.Da questo punto di vista voglio ringraziare alcuni ragazzi come Vaccaro,Gargaro,Messina e Santalucia che hanno seguito scrupolosamente i miei consigli e poi permettete mi di salutare Ernesto Laneve,un ragazzo straordinario.
9)La prima cosa che farà quando tornerà a Viggiano quale sarà?
Io spero innanzitutto di tornare a Viggiano con il sorriso sulle labbra e di poter abbracciare tutti ,dal presidente al magazziniere.Ho trascorso due anni meravigliosi,ho dato tanto ma ho ricevuto tanto come deve essere.Sono sicuro che questa società saprà allestire una squadra competitiva e che i tifosi non resteranno delusi.
10)Mazzatura lo seguirà anche in questa nuova avventura?
Lo proporrò alla mia nuova società come ho fatto anche a Viggiano.Rosario ha la mia stima sia sul piano umano che su quello professionale.
sabato 23 giugno 2012
"Un calcio nella storia".(Seconda parte)
Apriamo oggi la seconda puntata di “un calcio nella storia”, appuntamento settimanale con il quale abbiamo intenzione di rinverdire la memoria ripercorrendo la storia del calcio viggianese dalle origini fino al 1998 con la nascita di una nuova società calcistica,la Polisportiva Viggiano,che nel 2002 Roberto Laneve avrebbe rilevato da Giovanni Salvucci.La settimana scorsa ci siamo affidati a Domenico Imperatrice e Raffaele Colasurdo, che hanno entusiasticamente e nostalgicamente vestito i panni di narratori riportando alla luce ricordi e aneddoti di mezzo secolo fa quando nelle tasche dei ragazzi c’erano poche lire ma tanti sogni nella testa.Come vi avevamo anticipato ,questa seconda puntata sarà incentrata sui fratelli Fabbris, tra cui spicca la figura notevole di Bernardo. Questi era un giovane imprenditore veneto a capo della Celpi,che negli anni successivi avrebbe operato con diversi enti pubblici,quali il Consorzio di Bonifica,Acquedotto Pugliese e la Casmez.La Celpi era specializzata in opere infrastrutturali come fognature,acquedotti e irrigazioni e aveva aperto un cantiere anche a Viggiano .Nella Celpi figuravano altri due fratelli Fabbris,Renato e Oscar ,il primo era una specie di factotum mentre il secondo svolgeva la professione di geometra. Tre fratelli accomunati dalla passione per il calcio che porteranno fervidamente anche nella squadra del Viggiano di cui saranno pedine fondamentali .Oscar era un eccellente guardiano dei pali,Renato una formidabile ala destra e Bernardo che nelle prime uscite era il centravanti goleador. Una curiosità:come era già accaduto per l’allenatore rionerese Franco Di Lonardo anche per Bernardo Fabbris il destino volle che a Viggiano conoscesse la sua anima gemella convolando a nozze con Rosa Telesca . Successivamente si trasferiranno a Policoro dove Bernardo divenne una figura imprenditoriale di primo piano fondando la Polidrica,una impresa cooperativa operante nel settore delle costruzioni. Anche nella cittadina jonica Bernardo Fabbris legò indissolubilmente il suo nome al calcio:con lui l’U.S. Eraclea diventa Policoro Sport Calcio che nel 1967 avrebbe debuttato in serie D .Dopo un paio di stagioni al Policoro arriva un giovane attaccante che aveva fatto sfracelli nel Sant’Arcangelo, Andrea Esposito, di cui ci fa piacere ricordare essere stato allenatore della Polisportiva Viggiano nelle stagioni 2004-5 e 2005-06.Esposito si laurea capocannoniere in serie D nella stagione 70-71 e la stagione dopo fa il grande salto tra i professionisti ed approdando in serie A con la maglia del Napoli. Fu proprio Bernardo Fabbris a condurre la trattativa con Corrado Ferlaino che verserà nelle casse del Policoro 27 milioni e 500 mila lire,cifra che oggi convertita in euro sarebbe giudicata irrisoria ma che a quei tempi bastava per coprire i costi di gestione di una società per un campionato intero di serie D.Ritorniamo però al Fabbris “viggianese” :non meno incisivo è stato il contributo e il sostegno che Bernardo ha dato calcisticamente parlando a questo paese. Provvide immediatamente a recintare il campo di calcio e a costruire delle baracche uso spogliatoio, inoltre si fece carico dell’acquisto di palloni e di divise da gioco.Il Viggiano partecipava inoltre ai tornei amatoriali non più recitando il ruolo di comparsa ma presentandosi ai nastri di partenza come squadra da battere, rispettando talvolta i pronostici.Bernardo Fabbris si è spento prematuramente nel 1983 all'età di 56 anni.
Nicola Signoretti
mercoledì 20 giugno 2012
Il Viggiano si prepara a dare un Taglia...netti al passato!
A giorni o al massimo per i primi di luglio ci saranno novità sul futuro della Polisportiva Viggiano alla cui guida tecnica per ora c’è sempre Giuseppe De Stefano,nonostante dalla Campania continuino a dare per certo il matrimonio tra la società di Moscogiuri e Ramon Taglianetti,tecnico dell’Eboli Mare che ha anche ottenuto il via libera dal presidente Procida.Dunque un altro indizio che lascia pensare ad un probabile approdo del vulcanico allenatore ebolitano sulla panchina dei biancoverdi anche se la società viggianese si è affrettata subito a smentire la notizia con un comunicato sul blog la settimana scorsa nel quale si affermava che la questione allenatore non occupava ancora i pensieri della dirigenza piuttosto concentrata ad ampliare la base societaria con l’auspicabile ingresso di nuovi soci.Fatto sta che a Viggiano in questi giorni non si fa altro che parlare dell’allenatore con De Stefano che verrebbe riconfermato a furor di popolo sulla base anche dei risultati ottenuti nella stagione appena trascorsa chiusa al terzo posto senza dimenticare che il Viggiano è stato a lungo in testa alla classifica. Le voci di mercato però viaggiano in “Controsenso” e allontanano il tecnico dal Viggiano che sarebbe pronto a fare le valige per allenare nella sua città dove sarebbe in cantiere un progetto per rilevare il titolo del Pietragalla anche se ieri è arrivata la smentita da parte del diretto interessato.Queste le sue dichiarazioni:torno a ribadire nuovamente le mie intenzioni che sono quelle di continuare ad allenare ancora Viggiano dove credo di aver lavorato sempre con la massima serietà e professionalità ottenendo risultati impensabili all’inizio e valorizzando anche alcuni calciatori.Con il Controsenso non c’è stato alcun contatto, l’ho saputo dai giornali e poi chi mi conosce sa che per prima cosa per una questione di correttezza andrei dal mio presidente per informarlo di una trattativa ma non ce n’è bisogno. De Stefano è a Viggiano dalla stagione 2010-2011 quando subentrò a Villani conquistando un quinto e un terzo posto:ha all’attivo su 72 partite da allenatore 38 vittorie,19 pareggi e 15 sconfitte.
Nicola Signoretti
Nicola Signoretti
venerdì 15 giugno 2012
"Un calcio nella storia".(Prima parte)
Parte oggi la nostra macchina del tempo che ci riporterà indietro di mezzo secolo per ripercorrere tutta la storia del calcio viggianese dal 1963 fino al 1998 con la nascita della Polisportiva.Trentacinque anni di storia racchiusi in dieci puntate,conditi da ricordi ,foto e aneddoti dei protagonisti non senza un omaggio speciale che riserveremo in una puntata dedicata interamente alla memoria di Ernesto Laneve e Antonio Coviello.Per questo primo decennio finito sotto la nostra lente di ingrandimento ci siamo rivolti a Domenico Imperatrice e Raffaele Colasurdo che hanno scavato nel loro passato ricavando perlopiù qualche aneddoto simpatico anche perché per ora l’unica foto della quale siamo entrati in possesso è questa che vedete. Come abbiamo già anticipato nella settimana scorsa,il primo campo di calcio a Viggiano sorgeva in quello che sarebbe divenuto ed è tuttora un centro di rottamazione di veicoli. Dai primi anni 50 e fino ai primi anni 70 quando fu costruito l’attuale Coviello che una volta si chiamava campo sportivo Santa Lucia,come la contrada dove è ubicato,era su questo rettangolo di gioco di piccole dimensioni che alcuni ragazzi viggianesi si ritrovavano perlopiù nel periodo estivo quando venivano organizzati tornei amatoriali con squadre dei paesi limitrofi. Celebre la rivalità con il Moliterno:è il 1958 e al termine di una partita combattutissima la spunta il Viggiano e i suoi tifosi mettono in scena un funerale con tanto di bara,lumini e processione al seguito per celebrare la dipartita degli odiati rivali. Il compito di radunare e di preparare i ragazzi a queste sfide spettava a Franco Di Lonardo,un impiegato del Consorzio di Bonifica Alta Val d’Agri,originario di Rionero ma che avrebbe trascorso il resto della sua vita a Viggiano anche grazie alla conoscenza con Rosa Laveglia che in seguito sarebbe diventata sua moglie. Di Di Lonardo parleremo più approfonditamente nella prossima puntata con il ricordo dei suoi amici e dei suoi familiari, ma ci occuperemo anche dei fratelli Fabbris che irromperanno sulla scena qualche anno dopo apportando significativi cambiamenti nel calcio viggianese. Di quella squadra che vedete nella foto risalente al 1963 facevano parrte Domenico Imperatrice(per gli amici Mimì ) e Raffaele Colasurdo che oggi ospitiamo nelle vesti di narratori sulle colonne di questo blog.Imperatrice era un difensore centrale che eccelleva soprattutto nel gioco aereo ,Colasurdo era una mezz’ala destra poi emigrato in Svizzera per cercar fortuna,ma da qualche anno è ritornato a Viggiano dove si gode l’agognata pensione. E’ lui a sfogliare per primo l’album dei ricordi,rimasti ancora intatti nella sua mente nonostante siano trascorsi più di 50 anni.E in questo racconto entrano un po’ a sorpresa gli operai che lavoravano nei campi di grano che sorgevano proprio sotto il terreno di gioco, acerrimi nemici dei calciatori per un certo periodo,almeno fino all’arrivo dei Fabbris ,racconta Colasurdo,che provvidero subito a costruire delle recinzioni ed evitare cosi di sentire ogni volta le loro lamentele.Ma prima di questo" sistema di sicurezza", prosegue Colasurdo,il nostro già precario campo di calcio dove non c’erano nemmeno gli spogliatoi,veniva depredato delle porte che gli operai distruggevano segando i pali e facendoli trovare per terra al nostro arrivo.Cosi per sfuggire ai loro “attacchi” avevamo pensato che sarebbe stato più convenevole montarle all’occorrenza ma potete immaginare con quanta fatica .Come traversa invece usavamo una fune e non c’erano le reti per cui a volte non sapevi se il pallone era entrato o meno dando vita a qualche discussione su goal o non goal.I palloni rotolavano via lungo i terreni circostanti e chi aveva il compito di racchettarli doveva affrettarsi perché il più delle volte ve n’era solo uno a disposizione e la partita non poteva riprendere fino a che quella palla non venisse ritrovata e riconsegnataci.Ma com’erano fatti i palloni in quegli anni?Ce ne fornisce una descrizione Domenico Imperatrice.Venivano costruite dai calzolai delle sfere di cuoio di color marrone con una chiusura a laccio ,pesanti un accidente che sovente procuravano ferite ai piedi e alla testa.Talmente pesanti che c’era un po’ di timore quando dovevi colpirne uno,di testa specialmente faceva molto male.Ci portavamo per giorni dei vistosi segni sulla fronte e nel peggiore dei casi anche dei lividi,poi per fortuna prosegue Imperatrice i palloni hanno subito la loro evoluzione ma la mia generazione si è dovuta accontentare di questi.Leggete poi questo racconto che ci fa ancora Colasurdo sull’organizzazione delle trasferte .In alcuni casi ci muovevamo con le biciclette perché a quei tempi potete immaginare che la macchina era un lusso che potevano permettersi in pochi.Facevamo una colletta tra di noi e raggiunta la somma di 500 lire andavamo a fare rifornimento ,altrimenti non mancavano le alternative.e una di queste era il camion che Salvatore Vignola usava per i suoi viaggi e sul quale salivamo proprio tutti ma volete sapere una cosa:è capitato anche che ce la siamo fatta a piedi fino a Tramutola.Ci incamminavamo sin dalle prime ore del mattino ,logicamente facevamo qualche sosta durante il tragitto per rifiatare e poi nonostante il nostro fisico fosse già seriamente e duramente provato riuscivamo comunque ad avere la forza di disputare la partita.Oggi il calcio è diventato sempre più schiavo del Dio denaro ma in quei tempi le squadre offrivano ai giocatori in cambio delle loro prestazioni un paio di scarpe nuove ed una bella bistecca di carne dopo la partita.Mi è capitato racconta Imperatrice, che si facesse avanti il Marsico Nuovo che se non ricordo male giocava in terza categoria,e dopo un pò accettai la loro proposta.E’ stata la mia prima partecipazione ad un campionato di calcio perché a Viggiano la prima società affiliata alla F.I.G.C. sorse solo nel 1974(Gruppo Sportivo Giovanni XXIII n.d.r.) e io nel frattempo avevo appeso le scarpette al chiodo.
Nicola Signoretti
lunedì 11 giugno 2012
In quattro per un solo posto!
La Polisportiva Viggiano smentisce categoricamente la notizia apparsa ieri sulla Nuova del Sud che annunciava l’arrivo di Ramon Taglianetti sulla panchina biancoverde al posto di Giuseppe De Stefano.Una notizia che è piombata come un fulmine a ciel sereno e che ha scatenato un acceso dibattito nella tifoseria viggianese e che pare abbia colto di sopresa la stessa società che si è affrettata subito a smentire la notizia con una breve nota.In questo momento le attenzioni della società sono unicamente rivolte all’assetto societario dal momento che la stessa auspica l’ingresso di nuovi soci per garantire ancora il futuro della squadra.Riteniamo in questo momento quindi la questione allenatore secondaria e subordinata proprio all’allargamento della base societaria,pertanto si tratta di voci destituite di ogni fondamento e dalle quali ci discostiamo nettamente.De Stefano dunque per il momento rimane saldamente al suo posto e a tal proposito ieri il tecnico potentino ha dichiarato:credo che se il Viggiano avesse preso un altro allenatore per prima cosa avrebbe dovuto mettermi al corrente di questo anche per una questione di correttezza ma a me non mi ha chiamato nessuno.A Viggiano sono stato bene e vorrei continuare ad allenare ancora per un altro anno,è un desiderio che ho espresso più volte.Ma a insidiare la panchina di De Stefano non ci sarebbe solo Taglianetti :almeno quattro gli allenatori che avrebbero avanzato la propria candidatura per guidare il Viggiano nella stagione 2012-2013 ma i nomi sono top secret.Almeno questo la società non lo smentisce,rivendicando con orgoglio e soddisfazione il lavoro svolto negli ultimi anni e i risultati ottenuti che hanno consentito al Viggiano di inserirsi tra le squadre di prima fascia e arrivare ad essere una delle piazze più ambite.
Il Viggiano cambia,c'è Taglianetti.(Fonte la Nuova del Sud)
In attesa di comunicazioni ufficiali,il Viggiano si sta già organizzando sotto traccia per programmare la prossima stagione agonistica che vedrà i biancoverdi militare nel campionato di eccellenza lucana.Vi erano dubbi sulla permanenza di De Stefano alla guida del Viggiano anche per la prossima tornata agonistica ed infatti pare che il sodalizio valligiano cambierà allenatore.Voci bene informate provenienti dalla Campania danno ormai per fatto l’arrivo di Ramon Taglianetti che ha da poco vinto un campionato di promozione campana con l’Eboli Mare.Taglianetti è da anni legato calcisticamente al direttore sportivo del Viggiano Sergio Caputo e quindi saranno proprio loro due i nocchieri che cercheranno di portare questa comapagine il più in alto possibile,magari in serie D.In molti pensavano che ad andare via da Viggiano fosse prorio Caputo ed invece a lasciare la ridente cittadina della Val d’Agri sarà Beppe De Stefano che da quanto si dice nel capoluogo di regione sembra già pronto a sposare un misterioso progetto calcistico sempre in eccellenza ma a Potenza.Taglianetti terrà con sé un buon umero di giocatori che hanno giocato a Viggiano ma negli ultimi giorni il trainer campano ha intensificato i rapporti telefonici con molti giocatori dell’Agro Salernitano per prospettargli l’avventura in terra lucana.
giovedì 7 giugno 2012
"Un calcio nella storia".
Sta per partire la nostra macchina del tempo che ci riporterà a ritroso di mezzo secolo per ripercorrere tutta la storia del calcio viggianese dalle origini fino alla fine degli anni 90 con la nascita della Polisportiva Viggiano.Nella prima parte del nostro racconto c’è una data,1963,dalla quale inizieremo il nostro lungo percorso durante il quale ci affideremo alla voce guida dei protagonisti di allora.Come forse molti dei viggianesi sapranno ,il campo sportivo era ubicato in quello che oggi è diventato un centro di rottamazione di autoveicoli .Un campo di piccole dimensioni sul quale venivano organizzati tornei amatoriali e dove gli spalti erano rappresentati da grossi massi sui quali si poggiavano gli spettatori per assistere agli incontri di calcio.Le porte per un certo periodo furono montate all’occorrenza,e questo per evitare che gli operai che lavoravano nei campi di grano si introducessero nel campo di gioco e segassero i pali.Una sorta di vendetta nei confronti dei calciatori che con quella palla venivano accusati di arrecare danni alla coltivazione.Gli spalti altro non erano che delle baracche con dei blocchi di cemento,insomma l'arte del fai da te a quei tempi era necessaria per ovviare alle carenze strutturali.Ma questo è solo un “assaggio” del nostro lungo ed emozionante racconto che non sarebbe stato possibile, e per questo li ringrazio vivamente,senza tutte quelle persone da me interpellate che hanno già manifestato la loro disponibilità fornendomi del prezioso materiale fotografico.Ci diamo appuntamento a venerdi 15 giugno,non mancate!
Nicola Signoretti
Nicola Signoretti
martedì 5 giugno 2012
Sfuma anche per quest’anno il sogno della Polisportiva Viggiano e della Dinamo Vejanum di giocare sul nuovo manto in erba sintetica.Il progetto presentato nel 2006 dall’allora assessore allo sport Enzo Bello non è ancora stato consegnato all’amministrazione comunale , tempi dunque che si preannunciano piuttosto lunghi e al momento l’inizio dell’appalto dei lavori rimane solo un miraggio.Un ritardo inspiegabile che denuncia un immobilismo pernicioso perché senza il sintetico Viggiano continuerà a rimanere fuori dai grandi eventi calcistici come già avvenuto quest’anno quando avrebbe potuto ospitare il torneo delle regioni su proposta della Figc.Ci auguriamo che il progetto subisca un’accelerazione decisiva e confidiamo nonostante tutto nella solerzia dell’assessore allo sport Nunzia Donnoli che ha dimostrato di avere molto a cuore le sorti dello sport a Viggiano.
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