Il programma della 19esima giornata dell’eccellenza propone oggi il derby tra Viggiano e Villa d’Agri,ma sul rettangolo verde del Coviello ad attendere la squadra di Arleo ci sarà solo il custode Vincenzo D’Alessandri.La squadra di casa infatti opererà la sua terza rinuncia in questo campionato dopo quelle di Latronico e Pomarico,alla quarta(domenica prossima a Tursi n.d.r.),subirà l’estromissione dal torneo e verrà radiata dalla Federazione con l’obbligo di ripartire da zero.Un destino inesorabile che solo fino all’altro ieri pareva potesse essere evitato quando nella ridente cittadina valdagrina è piombato il ciclone Mauro Cavalli,noto avvocato di origine milanese accolto nella capitale dell’oro nero come il salvatore della patria. Con coraggio e non senza un pizzico di spavalderia ,solo fino all’altro ieri Cavalli si presentava cosi alla Nuova del Sud.Confermo l’intenzione di voler rilevare la società sportiva del Viggiano calcio, pur essendo a conoscenza delle diverse problematiche in seno alla squadra e scaturite dalla precedente gestione. L’obiettivo è quello di valutare la società per portare avanti il nostro progetto, basato sulla valorizzazione delle risorse calcistiche locali e sull’inserimento di calciatori, grazie anche ai rapporti instaurati con Chievo, Sampdoria e Roma , che possono essere utili alla causa, con l’intento di portare Viggiano almeno tra i semi-professionisti, se non addirittura in Lega Pro.Ma un nuovo colpo di scena caratterizza questa vicenda che in molti adesso considerano una bufala mediatica ,improvvisamente infatti l’avv.Cavalli fa dietrofront.Purtroppo non è possibile intervenire in questa fase perché la Polisportiva Viggiano è una società piena di debiti e il sottoscritto non è interessato a ripianarli,oltretutto questa società ha valore zero, e io non brucio i miei soldi a vuoto.Dal colloquio avuto con alcuni assessori, emerge un particolare:Cavalli infatti pare avesse chiesto il ripianamento di tutti i debiti erariali e sportivi all’amministrazione,una voce che trova conferma nelle parole del diretto interessato. Era l’unico modo per partire subito ma il mio discorso ad ogni modo resta in piedi perché ho intenzione di tornare a Viggiano e illustrare il mio progetto di sport management ,quindi ci saranno altri momenti di confronto con l’amministrazione dal momento che ho percepito un certo interesse.Cavalli sembra avere già le idee chiare:vorrei fare di Viggiano un centro di eccellenza per giovani calciatori ma la mia intenzione è quella di coinvolgere tutto il comprensorio valdagrino ,creare una sinergia con le altre realtà calcistiche locali.Quando parlavo di Lega Pro non stavo scherzando,io ci metto la mia faccia e il mio nome ma avrei bisogno anche del sostegno delle istituzioni politiche e delle forze imprenditoriali.Nega poi che la sua venuta in Basilicata avesse un nesso con la gestione precedente:non mi sono del tutto sconosciuti ma non ho mai avuto rapporti con queste persone.Ho sentito parlare del Viggiano la prima volta quando mi ha chiamato Vincenzo Trani,sono arrivato fin qui per nostra conoscenza.L’avv.Cavalli non si aspettava una situazione cosi difficile e ingarbugliata ha commentato il responsabile dell'area tecnica ,da parte mia ce l’ho messa tutta per salvare il Viggiano,spinto dall’amore per la mia terra e potendo sfruttare conoscenze nel mondo del calcio professionistico,sono un osservatore del Savona.Mi dispiace che sia fallito anche questo ultimo tentativo ma credo a questo punto che la cosa migliore ragionandoci su,è che si riparta da zero.Dispiace che una società come il Viggiano si avvii a questo triste fallimento ma le colpe sono da ricercare nelle gestioni passate,la proprietà attuale ha ereditato una situazione debitoria ingente.
Nicola Signoretti