In seguito all’articolo pubblicato sul quotidiano locale LA NUOVA DEL SUD, in data 10 dicembre u.s. , a firma di Nicola Signoretti, titolato:“Ci sono allenatori che non sanno neanche cosa è una diagonale”, dove venivano riportate alcune dichiarazioni di un tesserato dell’AIAC Lucana;
in seguito a numerose sollecitazioni avute da altri tecnici tesserati; l’ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLENATORI CALCIO sezione LUCANA intende assumere una posizione precisa e fornire alcune risposte all’interessato.
“L’AIAC ritiene che i tecnici lucani siano dotati di altissima professionalità e lavorano per la crescita del calcio lucano. Il problema dei tecnici lucani è il doversi rapportare con uno “pseudo allenatore”che si permette di giudicare i propri colleghi, quando a lui stesso manca il concetto geometrico della diagonale.
I nostri tecnici sono impegnati, nonostante mille difficoltà, ad insegnare ai nostri ragazzi l’aspetto basilare del calcio: la tecnica individuale. Questa “disciplina” la può insegnare solo chi ha veramente giocato a calcio.
La diagonale, i nostri ragazzi la imparano a scuola e di certo non la può insegnare loro, chi, ai tempi della scuola pensava a tutt’altro fuorché a studiare.
Ci auguriamo che i nostri ragazzi non debbano mai avere a che fare con questo “geometra” del calcio lucano.
Vogliamo ricordare a questo individuo che prima di essere allenatori bisogna essere anche uomini. Allenatori si diventa per titoli e per esami: gli esami si possono superare, i titoli si possono anche falsificare.
In merito al concetto espresso dal soggetto in questione, riguardante gli allenatori che allenano grazie al loro apporto di sponsor, crediamo che la persona interessata è la meno indicata per sollevare questo tipo di problema (!!!) ; fermo restante che un tecnico è libero di allenare anche gratis !!
Quando poi si fa riferimento al suo inizio di carriera alla guida della Beretti Nazionale del Potenza, gli ricordiamo che all’epoca ricoprì quell’incarico in maniera irregolare non avendo ancora conseguito nessun titolo da allenatore.
Ciò premesso, questa Associazione esprime la più viva solidarietà a tutti gli allenatori lucani, associati e non, per un’offesa alla categoria lanciata da un personaggio non nuovo a questo tipo di esternazioni.
Si comunica che l’AIAC sta verificando la possibilità di effettuare una segnalazione ai probiviri del settore tecnico al fine di intraprendere un provvedimento disciplinare nei confronti del tesserato che si è reso protagonista di queste lesive affermazioni.
Pertanto invitiamo i tecnici lucani a proseguire nel proprio lavoro basato soprattutto sulla tecnica; il calcio di oggi ha bisogno di Calciatori con la “C” maiuscola e non di geometri, con tutto il rispetto per la categoria, che con il calcio giocato hanno ben poco da spartire.”
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