Fin da piccolo ,ancora prima che imparassi a calciare un pallone,mi hanno insegnato che è più difficile saper accettare le sconfitte piuttosto che gioire per le vittorie.Ora io capisco i giocatori del Valdiano e il loro stato d’animo dopo aver perso una finale,tant’è che prima di sollevare la coppa con i miei compagni per prima cosa sono andato a rincuorarli e a congratularmi con alcuni di loro perché cosi si fa e cosi deve essere per una squadra che è arrivata fino in fondo ad una competizione.Chi mi conosce bene,sa che in campo sono un guerriero che non lesina energie ed impegno fino alla fine,cercando di guidare al meglio i miei compagni verso una vittoria.Cosi è stato domenica,il giorno dei giorni,la partita delle partite per una squadra come la mia che si giocava per la prima volta un trofeo in vita sua.La posta in palio era altissima ed è ovvio che in questi casi ci si metta più furore agonistico del solito e che la tensione nervosa salga vertiginosamente.Ebbene,credo che domenica tutto questo sia successo come era nelle previsioni ,le polemiche d’altronde sono il sale del calcio e da sempre lo accompagnano.Chi ride e chi piange,chi esulta e che si dispera,dopo una finale succede questo ma anche altro purtroppo.Dopo diciotto anni di carriera non permetto a nessuno di infangare la mia immagine ,tanto più che a farlo è un giocatore del quale fino a ieri ignoravo l’esistenza.Non sapendo chi fosse lo sono andato a cercare sull’almanacco ma alla voce I non ho trovato nessuna traccia di lui che invece mi conosce abbastanza bene.Questo vuol dire che avrà provato la gioia di vedermi su qualche campo di Lega Pro ma lo invito a rileggere la mia carriera e a documentarsi prima di parlare di me.A Eboli ho trascorso due anni con fortune alterne:nella prima stagione abbiamo vinto il campionato ,nella seconda è andata come tutti sanno e non invece come lui pensa e ha scritto.Per me quello che ha riportato costituisce un’infamia e una calunnia gratuite ,senza nessun riscontro e intrise di acredine e malignità dettate dalla delusione per una finale persa.Ho qualche anno più di lui e se posso dargli un consiglio,la prossima volta faccia ragionare il cervello e non si lasci cadere in queste sciocchezze.Ho accettato le scuse del direttore sportivo Antonio Larocca a nome di tutta la società del Valdiano,li ringrazio ma intendo andare avanti perché si tratta di affermazioni lesive della dignità di una persona.Addirittura ho letto che è a repentaglio la mia incolumità fisica per la partita di ritorno,sono due notti che non dormo più ,anzi farò di tutto per non esserci quel giorno.Cosi facendo è caduto ancora più in basso,se non sapessi la sua squadra di appartenenza avrei pensato che la minaccia provenisse da un giocatore di terza categoria.Voglio infine difendere Vaccaro,un ragazzo splendido,molto umile e modesto.E’ stato attaccato e offeso da alcuni giocatori del Valdiano solo per aver segnato un goal nella finale ma Pierluigi che è un ragazzo intelligente non ha risposto alle provocazioni.Lui è della Val d’Agri e il fatto che un suo goal sia stato decisivo per portare la coppa a Viggiano lo ha riempito d’orgoglio e di felicità.Goditi a lungo questo momento di gloria Pierluigi,hai dimostrato di essere un ragazzo prima ancora che un calciatore molto maturo e questo ti fa tanto onore.Colgo l'occasione per augurare a tutti i lettori del blog un felice 2013 e grazie a tutti i tifosi che ci seguono sempre.
Maurizio De Pascale
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