mercoledì 10 luglio 2013

De Pascale prepara l'addio:comunque vada resterò un tifoso del Viggiano.

Un'esultanza di De Pascale dopo aver segnato al Tursi una storica tripletta
Le vacanze sono ormai agli sgoccioli,gran parte delle società si sono rimesse in moto da un paio di settimane per programmare la stagione 2013-2014.Strategie ed obiettivi sono ormai ben delineati,non senza aver fatto prima i conti in tasca.Tante idee ma pochi soldi,è un periodo di vacche magre per tutti,si segue la politica del risparmio e  non sono  ammesse follie.Un esempio:Il Viggiano un anno fa di questi tempi aveva presentato Taglianetti,si era già  assicurato De Pascale  e si apprestava ad una campagna acquisti senza  freni e scintillante.Oggi non ha ancora trovato i soldi per l’iscrizione e non ha più nemmeno un presidente sebbene senza questo abbia già prenotato l’allenatore:Giuseppe De Stefano.L’organigramma societario è da rifare in toto,ma non c’è ancora l’accordo sul successore di Roberto La Neve che vedrebbe bene la figura di Michele Di Rago anche se resta in piedi la candidatura di Francesco Ierardi.Un immobilismo pernicioso che rischia di far perdere al Viggiano alcuni dei suoi pezzi pregiati tra cui Anastasio e De Pascale.Ma lui non si dispera e dopo aver accantonato il sogno di allenare i suoi compagni di squadra,punta ancora ad  indossare la fascia di capitano

1)Si erano fatte largo voci su un tandem De Pascale-Letteriello per la panchina del Viggiano.Voci poi spazzate via da un ritorno sempre più imminente di De Stefano.Ci racconti la verità?

Dopo aver finito il corso UEFA B a Salerno per  allenatore non avrei mai pensato di ricevere subito una chiamata per una panchina,anche perché  ho sempre detto che avrei preferito giocare ancora a calcio e poter vincere ancora qualche campionato.C’è stato un incontro con il direttore Caputo in cui si è parlato della possibilità di poter iniziare questa nuova avventura da allenatore a Viggiano e  la mia risposta e' stata subito positiva perché  credo che farlo in una realtà che già conosci,dove sei stato bene e con persone serie credo sia il massimo.Ho  dato la mia disponibilita' da subito ma  bisognava aspettare gli eventi a Viggiano sperando in una situazione positiva e da qui ovviamente mi sarei dovuto incontrare con la società per valutare un po' il tutto soprattutto per  ciò che riguardava l'obiettivo da stabilire.Non ti nascondo che la cosa mi stuzzicava non poco ma poi c’è stato questo colpo di scena


2)Accantonato almeno per questa stagione il sogno di iniziare la carriera di allenatore,De Pascale continuerà a giocare.La trattativa con la Scafatese sembra a buon punto

Nel momento in cui ti chiama una squadra del calibro della Scafatese,con un passato importante,con una società seria,con un direttore sportivo che stimo tantissimo e soprattutto con un obiettivo importante prendi in considerazione la situazione.Ci siamo incontrati e credo che a breve dovremmo rivederci con il direttore e presidente e qualora ci dovessero essere le condizioni allora De Pascale continuerà a fare il calciatore.I  matrimoni si fanno in due,ma tra persone per bene credo sia solo formalità chiudere un accordo.

3)Per il momento però resti ancora un giocatore “disoccupato”.Una condizione anche figlia dei tempi che corrono.

Viviamo in un periodo  di crisi in tutti i settori,calcio compreso almeno ai livelli più bassi quindi è normale essere ancora fermi in questo periodo.Non e' semplice trovare una situazione tranquilla e non bisogna mai sbagliare la propria scelta.Per  fare bene servono  oltre alle motivazioni la tranquillità economica soprattutto a chi come me ha una famiglia e vive con e per il calcio

4)Cosa salveresti e cosa butteresti giù della scorsa annata e se ancora speri di tornare a Viggiano.


Salvo la vittoria della coppa Basilicata e butto ovviamente il girone di ritorno a dir poco disastroso.Nessuno meritava quello che è successo dopo,anche la società che nonostante le difficoltà economiche ha cercato sempre di non farci mai mancare nulla.A Viggiano ho conosciuto persone fantastiche con le quali ho costruito un’amicizia solida e duratura,nel calcio è questo quello che conta di più.Sto aspettando una chiamata e sono sicuro che almeno una volta ne discuteremo e se ci fossero le condizioni perché no ma è ovvio che un calciatore nel frattempo si guardi in giro.Non conosco personalmente il mister ma ne ho sentito parlare benissimo,parlano i fatti per lui,è una persona molto preparata che ama fare calcio con le giuste condizioni. Comunque vada io resterò un tifoso del Viggiano.

                                                          Nicola Signoretti
                                                                            

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