Un'esultanza di De Pascale dopo aver segnato al Tursi una storica tripletta |
1)Si erano fatte largo voci su un tandem De Pascale-Letteriello
per la panchina del Viggiano.Voci poi spazzate via da un ritorno sempre più
imminente di De Stefano.Ci racconti la verità?
Dopo aver finito il corso UEFA B a Salerno per allenatore non avrei mai pensato di ricevere
subito una chiamata per una panchina,anche perché ho sempre detto che avrei preferito giocare
ancora a calcio e poter vincere ancora qualche campionato.C’è stato un incontro
con il direttore Caputo in cui si è parlato della possibilità di poter iniziare
questa nuova avventura da allenatore a Viggiano e la mia risposta e' stata subito positiva perché
credo che farlo in una realtà che già
conosci,dove sei stato bene e con persone serie credo sia il massimo.Ho dato la mia disponibilita' da subito ma bisognava aspettare gli eventi a Viggiano
sperando in una situazione positiva e da qui ovviamente mi sarei dovuto
incontrare con la società per valutare un po' il tutto soprattutto per ciò che riguardava l'obiettivo da stabilire.Non
ti nascondo che la cosa mi stuzzicava non poco ma poi c’è stato questo colpo di
scena
2)Accantonato almeno
per questa stagione il sogno di iniziare la carriera di allenatore,De Pascale continuerà
a giocare.La trattativa con la Scafatese sembra a buon punto
Nel momento in cui ti
chiama una squadra del calibro della Scafatese,con un passato importante,con
una società seria,con un direttore sportivo che stimo tantissimo e soprattutto
con un obiettivo importante prendi in considerazione la situazione.Ci siamo
incontrati e credo che a breve dovremmo rivederci con il direttore e presidente
e qualora ci dovessero essere le condizioni allora De Pascale continuerà a fare
il calciatore.I matrimoni si fanno in
due,ma tra persone per bene credo sia solo formalità chiudere un accordo.
3)Per il momento però resti ancora un giocatore
“disoccupato”.Una condizione anche figlia dei tempi che corrono.
Viviamo in un periodo di crisi in
tutti i settori,calcio compreso almeno ai livelli più bassi quindi è normale
essere ancora fermi in questo periodo.Non e' semplice trovare una situazione
tranquilla e non bisogna mai sbagliare la propria scelta.Per fare bene servono oltre alle motivazioni la tranquillità
economica soprattutto a chi come me ha una famiglia e vive con e per il calcio
4)Cosa salveresti e cosa butteresti giù della
scorsa annata e se ancora speri di tornare a Viggiano.
Salvo la vittoria della
coppa Basilicata e butto ovviamente il girone di ritorno a dir poco
disastroso.Nessuno meritava quello che è successo dopo,anche la società che
nonostante le difficoltà economiche ha cercato sempre di non farci mai mancare
nulla.A Viggiano ho conosciuto persone fantastiche con le quali ho costruito un’amicizia
solida e duratura,nel calcio è questo quello che conta di più.Sto aspettando
una chiamata e sono sicuro che almeno una volta ne discuteremo e se ci fossero
le condizioni perché no ma è ovvio che un calciatore nel frattempo si guardi in
giro.Non conosco personalmente il mister ma ne ho sentito parlare benissimo,parlano i fatti per lui,è una persona molto preparata che ama fare calcio con le giuste condizioni. Comunque vada io resterò un tifoso del Viggiano.
Nicola Signoretti
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