Centodiciannove giorni dopo,quasi quattro mesi da quella partita che segnò per entrambe l’esordio in campionato,Picerno e Viggiano si ritroveranno domani per inaugurare il girone di ritorno.Classifica,obiettivi e ambizioni sono diverse,e non tutti magari lo avrebbero immaginato. Perché se il Picerno accetta con moderata soddisfazione la sua collocazione in classifica,per il Viggiano invece il terzo posto rappresenta un risultato non preventivato dalle dichiarazioni di partenza di allenatore e società,che nonostante tutto continuano e chissà che non sia scaramanzia,a parlare di salvezza rigettando qualsiasi pronostico da favorita e dileguandosi dalla luce dei riflettori sotto cui è finito dopo un girone d’andata concluso con numeri da grande.Squadra meno battuta del torneo e miglior difesa,la differenza con la capolista Angelo Cristofaro la fa per adesso qualche pareggio di troppo specialmente in trasferta dove mercoledi finalmente gli uomini di De Stefano sono ritornati a vincere dopo tre mesi di digiuno.Tornando alla sfida di domani va ricordato che all’andata finì 1-1 con gli ospiti per primi ad andare in vantaggio con Petilli e pareggio di Altieri nella ripresa.Il Picerno si dimostrò squadra già collaudata con meccanismi bene oliati che approfittò per un po’ di una squadra priva di qualche elemento cardine e ancora un cantiere aperto vista la rivoluzione d’estate. I dodici punti di differenza che man mano si sono accumulati tra le due squadre domani tuttavia non rappresenteranno per i nostri una base sicura su cui poggiare le proprie velleità.Come il calcio spesso insegna i valori nell’arco dei 90 minuti vengono azzerati e qualsiasi peccato di presunzione può costare caro ma fin qui se c’è una dote che questa squadra ha mostrato di avere è l’umiltà con la quale si è recata su tutti i campi e De Stefano lo sappiamo è un allenatore molto meticoloso e fiscale che non tralascia nessun particolare e ha le orecchie sempre tese per monitorare la situazione all’interno del gruppo
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