Nella domenica più importante e più decisiva della stagione il Viggiano fallisce la prova di maturità e senza molti alibi incassa un ridimensionamento che lo costringe a guardare non più chi sta davanti ma chi sta dietro.Il pareggio interno contro il Comprensorio Tanagro che come il Viggiano di un punto non sapeva proprio cosa farsene alla vigilia e a maggior ragione dopo la sconfitta dell'Angelo Cristofaro,serve solo per accrescere i rimpianti e rimuginare su una partita che entrambe hanno cercato di vincere troppo tardi e per giunta senza fare nulla di trascendentale ma questo c'era da aspettarselo perchè in fondo se un pareggio non serve a niente una sconfitta per una delle due sarebbe stata deleteria.Fatto sta che da ieri per il Viggiano è il caso di iniziare a pensare al terzo posto che già sarebbe un grande risultato a fine stagione ma che adesso più che mai bisognerà difendere dall'avanzare pericoloso dell'Atella Monticchio che è distante solo tre lunghezze dai valdagrini e che hanno il calendario dalla loro parte visto che domenica riceveranno il Miglionico che è ultimo in classifica mentre il Viggiano andrà in casa della capolista .Insomma stavolta l'occasione ce l'ha l'Atella e probabilmente non se la farà sfuggire,anche perchè in questo momento la squadra di D'Urso sta vivendo un ottimo periodo di forma e sembra davvero improbabile un passo falso domenica prossima.Di contro il Viggiano appare un tantino giù di tono e il primo allarme era già scattato a Picerno dove in superiorità numerica non era riuscito a riagguantare il pareggio e dove era già sembrato a corto di benzina.De Stefano aveva fatto presente come la partita di Tolve solo quattro giorni prima avesse inciso nelle gambe dei suoi ma allora il Picerno che pure era sceso in campo lo stesso giorno del Viggiano in dieci avrebbe dovuto accusare la fatica e invece se l'è cavata egregiamente.Sembra invece che stia avvenendo,ovviamente facciamo gli scongiuri,lo stesso calo registratosi nella passata stagione quando il Viggiano chiuse alla grande il girone d'andata ma poi cedette il passo alle rivali nel girone di ritorno perdendo posizioni in classifica.A Villani si rimproverava di insistere troppo con gli stessi giocatori fino a spremerli e di non credere molto nelle riserve.Non si può fare lo stesso con De Stefano che anzi ha fatto ruotare tutti gli elementi della rosa ma in alcuni casi concedendoli solo spezzoni di partita.Gargaro ad esempio che a Monte San Giacomo contro il Valdiano salvò il Viggiano dalla sconfitta al 90° non ha più trovato posto in squadra e lo stesso dicasi per Mero nonostante De Stefano continui a ribadire che si tratti di un giocatore dai mezzi tecnici eccelsi.L'ultimo acquisto Veglio è stato buttato nella mischia a Picerno ma forse sarebbe servito di più ieri vista l'assenza di Perna.Certo va detto che la regola dei tre under impone delle scelte obbligate e che per un allenatore è sempre difficile togliere qualcuno dal campo ma quando si hanno cosi tanti giovani in organico e proprio quando sarebbe opportuno far rifiatare qualcuno e non insistere sempre con gli stessi ecco che le carte da giocare diventano tante e per farlo bisogna scegliere anche il momento giusto
Nicola Signoretti
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