Fa un certo effetto tornare a scrivere su questo blog dopo
qualche mese,l’occasione di rompere questo lungo e per certi versi
giustificato silenzio è data dalla ricorrenza pasquale,sicchè giungano a
chi ci legge ancora i miei auguri.Con il ritiro della Polisportiva Viggiano dal
campionato di eccellenza ammetto che la tentazione di chiudere il blog è stata
molto forte,ma sarebbe stata una decisione istintiva e successivamente sono
sicuro che me ne sarei pentito.I ricordi sono
l’unico paradiso dal quale non possiamo essere cacciati affermava Jean
Paul, cancellarli sarebbe stato un delitto .Era il 30 ottobre del 2010 quando a
Viggiano conobbi Antonio Centonze ,giornalista del Miglionico.Era di sabato ,e la partita fu anticipata per il raduno della protezione
civile :due gol di rara bellezza di Perna e Altieri diedero il successo ai nostri .Nel corso della
conversazione,mi fece notare come il Viggiano fosse tra le squadre in
eccellenza ,l’unica a non avere un sito o un blog e di farci subito un pensierino.Detto
fatto:la sera del 1 novembre debutta in
rete il Blog della Polisportiva Viggiano che è cresciuto di pari passo con la
squadra. Cinque anni documentati da articoli e interviste ,dal sogno della serie D solo accarezzato a
quello concretizzatosi della coppa Italia regionale ,il tutto raccontato con la
passione del tifoso e la neutralità del giornalista,e con la stessa vorrei fare una serie di
considerazioni personali su come e perché questo paese non abbia più la sua
squadra più rappresentativa. Partirei
dalla crisi del calcio viggianese
del resto evidenziata dai
numeri:eccezion fatta per Ernesto Laneve non ci sono tracce di giocatori
cresciuti nel vivaio tra eccellenza e
promozione.L’apice è stato toccato nella stagione 99-00,quando Berterame,Nigro
e Salera approdarono al Moliterno ma paradossalmente a Viggiano si
giocava ancora la terza categoria.Oggi meglio di noi riescono a fare persino Spinoso,
che fornisce all’eccellenza Pricoli e
Petrocelli,Montemurro con Lobosco e Santalucia, leggermente meglio Tramutola rappresentata da Salera,Branda e
Savone .Non ci sarebbe nulla di strano se non che le squadre sopra citate
giocano in seconda categoria ,mentre il
Viggiano per sei anni ha
partecipato all’eccellenza senza quindi ritrovarsi un tesoretto .Ad insidiare
Moliterno in questa speciale classifica c’è Marsicovetere che piazza sei giocatori nel massimo torneo
regionale :Spina,Savino,Vaccaro,Pisano,Prete
e Robilotta.Ora,o tutti i giocatori viggianesi sono da seconda categoria,o va discusso il grado di preparazione e di
competenza dei tecnici che si sono negli anni succeduti nel settore giovanile,ma
posso testimoniare ad esempio come numerosi ragazzi abbiano disertato la
convocazione della Polisportiva Viggiano nel ritiro pre-campionato quando
avrebbero potuto sicuramente imparare qualcosa.Altri erano invece interessati
solo a ritirare il kit di abbigliamento
sportivo ,ma di sudare non se ne parlava.A questo poi aggiungerei che sei anni in eccellenza non sono bastati per
cambiare la mentalità dello sportivo viggianese,rimasta incastonata nei
campionati di prima o di seconda categoria.Stranamente però presta molta attenzione alla provenienza
geografica del giocatore palesando un ferrato
campanilismo ,ma poi non a vedere le partite della sua squadra.La Dinamo
che schiera 5 -6 viggianesi ,richiama
sugli spalti non più di trenta spettatori
il sabato pomeriggio e se si pensa che
almeno la metà di questi spettatori sono parenti o amici dei giocatori “forestieri “ ,ecco come l’”esterofilia” può
essere una sana abitudine .Generalmente il calcio svolge la funzione di collante
sociale,a Viggiano pare invece che abbia provocato solo divisioni e la politica
sicuramente ha contribuito a rinfocolare le polemiche tra chi prima si riteneva
vittima e adesso gioca a fare il carnefice. Apro brevemente una finestra sul
campionato di eccellenza: il tasso
tecnico quest’anno si è abbassato notevolmente consentendo ad alcune squadre di
guadagnare posizioni in classifica.La Vultur che ricalca in qualche modo
l’Atella di qualche anno fa insidia il Picerno per la lotta
all’interregionale,sorprende a dire il vero come i giochi siano ancora aperti.Curioso
e per certi versi contradditorio il caso del Real Metapontino che detiene il record
di appena sei reti subite ma non è primo
in classifica:quasi sempre la squadra meno battuta poi vince il campionato.Miracoloso il
sesto del Villa d’Agri per il quale
tutti davano per scontato una stagione anonima dopo gli infortuni di
Branda,Lobosco e Savone e invece pare non ne abbia proprio risentito.Murese e
Lagonegro che nella passata stagione lottavano per i play-off sono finiti nella
parte destra della classifica,addirittura il Lagonegro è ultimo .Capitolo allenatori:su questo blog abbiamo affrontato a più riprese il fenomeno desolante e dilagante degli "sponsorizzati" con i magnifici sette Camelia,Catalano,De Stefano,Fortunato,Valente,Vignati e Volini,vittime di questo sistema.Il calcio lucano ha bisogno assolutamente di loro per rilanciarsi e ridare agli spettatori la voglia di andare allo stadio e ai giocatori di divertirsi.
Nicola Signoretti
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