DI ASPETTI positivi pochi, negativi diversi da
raccontare. Sono i temi che De Stefano racchiude nell'intervista di fine
stagione che ha caratterizzato la sua stagione. "Credo che di belle notizie
sia aver raggiunto il terzo posto con gli stessi punti ottenuti di due anni fa
- dichiara il tecnico del Viggiano - e di aver fatto parte di un gruppo di
persone per bene e di ragazzi speciali che hanno dovuto subire di tutto. Hanno
ottenuto dei risultati, che col senno di poi, - specifica De Stefano - pochi si
sarebbero aspettati." Sugli argomenti poco felici queste sono le
affermazioni dell'allenatore biancazzurro:"Se qualcuno si aspetta che dal
punto di vista negativo sia scaturito soltanto l'aspetto economico si sbaglia -
dice De Stefano - Io come allenatore e i
ragazzi come calciatori, oltre al danno abbiamo subito anche la beffa, di
essere accusati di scarsa professionalità, di poco attaccamento alla maglia e
addirittura di essere dei mercenari. La maggior parte di noi invece ha lavorato
gratis - tende a sottolineare il mister dei valligiani - Non ci siamo sentiti
mai amati purtroppo, questa è la verità, se non da poche persone che ci hanno
espresso la loro vicinanza in un altro modo." Gli chiediamo del futuro e
chi vuole ringraziare per questa annata calcistica ricevendo queste
risposte:"Credo che il calcio in Basilicata sta subendo un'involuzione
tale da non farti programmare il lavoro. Ringrazio il gruppo che è stato a mia
disposizione, che ha dimostrato il valore calcistico e umano, la società che mi
ha dato la possibilità di ritornare ad allenare a presto dopo la brutta
esperienza al Rossoblu Potenza e il direttore sportivo, con il quale, con poche
risorse abbiamo ottenuto il terzo posto. E' difficile per noi che lavoriamo sul
campo e cerchiamo di programmare la stagione aver compiuto questo
miracolo."
Fonte Il Quotidiano della Basilicata - Biagio Bianculli
FONDATO IL 01-11-2010 DA NICOLA SIGNORETTI.E CON LA COLLABORAZIONE DI ANTONIO CROGLIA DELLA NUOVA DEL SUD E DI BIAGIO BIANCULLI DEL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA.
venerdì 11 aprile 2014
giovedì 10 aprile 2014
Parla il dg Enrico Spera:a Viggiano soldi e strutture per fare calcio ma manca una società.
L’annus horribilis
societario del Viggiano ha lasciato strascichi e qualche vena polemica adesso
che sulla stagione 2013-2014 è calato il sipario.Dopo le dichiarazioni al
vetriolo di mister De Stefano a rincarare la dose è il dg Enrico Spera,scelto
dal presidente uscente Roberto La neve poi dimissionario per far posto a
Michele Di Rago.Si è chiusa una stagione molto tribolata dichiara alla Nuova
del Sud,in cui abbiamo dovuto far fronte a numerose problematiche che non mi
aspettavo per le premesse che mi erano state fatte.Sono venuto a Viggiano per
portare la mia esperienza e qualche consiglio utile ma non sono stato mai
ascoltato,ognuno è andato per la sua strada mancando di senso di
responsabilità. Nelle ultime giornate prosegue Spera,i ragazzi sono stati
abbandonati al proprio destino e sia io
che il ds Caputo che il mister De Stefano ci siamo dovuti sobbarcare il peso di
una situazione intricata facendo un’opera di convincimento sui ragazzi perché
tenessero duro fino all’ultima giornata di campionato. Ma c’è di più:i rapporti
umani non si discutono ma dal punto di vista sportivo e manageriale non sono
mai esistiti.Basta dire che non è mai stato convocato in tanti mesi un
consiglio direttivo ,non è stata fatta mai chiarezza.Si mostra comunque
ottimista sul futuro:Viggiano è uno dei pochi paesi dove si può fare calcio a certi livelli, esistono le strutture
e le potenzialità economiche ma il primo passo deve essere quello di costruire
una grande società . Ripercorre alcune tappe della stagione:Il momento più
difficile a dicembre:ci eravamo portati a due punti dalla vetta e alle porte
avevamo lo scontro diretto con il Picerno poi la società ha deciso di
vanificare gli sforzi che allenatore e giocatori avevano fatto indebolendo l’organico
e la stagione ha preso un’altra piega.Siamo andati sul mercato di riparazione senza un euro ma grazie alle conoscenze mie e di Caputo siamo riusciti a ottenere il prestito gratuito di alcuni giocatori.Il terzo posto comunque è oro colato anche se non è servito a
raggiungere i play-off ,Spera però ha molto da recriminare .Voglio sperare che
sia stato solo un caso ,fatto sta che appena siamo andati in vantaggio contro l’Angelo
Cristofaro a Picerno la partita è
cambiata improvvisamente e il risultato è stato ribaltato in pochi minuti.Parole
di stima infine per Vincenzo D’Alessandri;l’unico che non si è mai tirato indietro,è rimasto vicino alla squadra e anche lui ha dovuto fare molte rinunce.
Nicola Signoretti
mercoledì 9 aprile 2014
La Polisportiva Viggiano vola nel futsal
Viaggia a vele spiegate la Polisportiva Viggiano di calcio a 5 inserita nel girone c di serie d.La squadra di Mirko Romagnano ha messo le mani sul campionato con un distacco considerevole di otto punti sulla seconda quando mancano cinque giornate alla fine dei giochi.Come direbbe il vecchio Trap,non dire gatto se non l’hai nel sacco, Romagnano veste cosi i panni da pompiere per spegnere facili entusiasmi.Abbiamo due trasferte consecutive,superiamo questi due ostacoli poi potremo sbilanciarci,è il commento del tecnico viggianese alla sue prima esperienza su una panchina dopo aver smesso i guanti da portiere. Per i festeggiamenti ,conclude,è ancora presto per pensarci ma è chiaro che le giornate diminuiscono e il traguardo si avvicina.Trascinata da Rocco Fabrizio Marsicano ,autore di 40 reti in campionato,la Polisportiva Viggiano si è portata al comando della classifica con uno score di sette vittorie consecutive battendo nello scontro diretto a domicilio i rivali del Real Vietri con i quali condivideva il primato. Tra l’altro la vittoria del torneo ha un significato doppio per i ragazzi di Romagnano che entrerebbero di diritto nella storia della Polisportiva Viggiano che dall’anno della sua fondazione ,cioè dal 1998,è ancora a caccia della sua prima vittoria in campionato.Questa la rosa dei valdagrini. Portiere: COIRO Vincenzo; difensori: BIRROZZI Pier Vito, NOVELLO Samuele (K), PETTI Antonio, PUNARO Giannantonio, SERRA Antonio; ala: DE MAIO Antonello, DE MAIO Francesco, CALABRESE Francesco, LA TERZA Luca, PETRONE Domenico; pivot: MARSICANO Rocco Fabrizio
Nicola Signoretti
Nicola Signoretti
lunedì 7 aprile 2014
Il taccuino di Bianculli (ultima giornata)
NELL'EDIZIONE cartacea del 29 aprile 2013 ci
rivelammo profetici: nessuno potrà stracciare il record del Real Metapontino. E
così è stato. La capolista Rossoblu Potenza, alla quale toccava infrangere
l'unico tabù da superare, non è riuscita nell'impresa. Passata per tre volte in
vantaggio a Picerno durante i primi quarantacinque minuti, ha prestato il
fianco nella ripresa al Picerno, l'unica formazione che fino ad un certo punto
della stagione è riuscita a reggere il passo, è stata battuta con uno
spettacolare 5-4. Però un merito va attribuito per i gol fatti: 94 che sono
serviti per superare i 91 del Lavello del 2003-04. Mentre del Real Metapontino
resta il record di 79 punti che la più forte di sempre con una sola sconfitta e
il Rossoblu Potenza, suo malgrado, si è fermato a 78 con due battute d'arresto.
Evidentemente sono prevalse le motivazioni del Picerno, che venuto a conoscenza
del vantaggio del Viggiano ad Oppido (finita 0-1 per i valligiani), ha
aumentato il ritmo e fatto saltare i play-off regionali. Amarezza quindi per la
formazione di De Stefano, che per la prima volta nella sua storia, ha espugnato
l'Angelo Cristofaro ed eguagliato il record di punti (60) di due anni fa nel
massimo campionato regionale, vedendo svanire l'appendice degli spareggi
regionali. Ci sperava anche la Murese, che pure all'ultima giornata, si è confermata
squadra dell'ultimo minuto contro il Real Tolve: undicesima rete realizzata
negli ultimi dieci minuti che sono valsi ben 16 punti sui 57 totali. Il
Pietragalla raggiunge per la prima volta il quinto posto in Eccellenza con un
poker sul Vitalba chiudendo in bellezza le ultime due giornate: nove gol fatti
e zero subiti. La Soccer Lagonegro aggancia i galletti, ma arrivano sesti per
gli scontri diretti (0-1 a Pietragalla e 1-3 al Rossi) con il successo di
misura a Moliterno (al quale non riesce eguagliare i record di punti stabiliti
lo scorso anno di 40) griffato Salamone, ritrovando i tre punti dopo un mese e
mezzo (1-2 a Filiano contro il Vitalba datata 23 febbraio). L'Aurora Marconia
torna al successo in trasferta a Pomarico dopo quasi quattro mesi (3-4 al
Corona contro la Vultur Rionero per 3-4) e si salva grazie alle contemporanee
affermazioni della Vultur Rionero sullo Sporting Pignola e del Villa d'Agri
sull'Fst Rionero.
domenica 6 aprile 2014
Classifica finale
Rossoblu Potenza 78 Az Picerno 72 Viggiano 60 Murese 57 Pietragalla 52 Socc.Lagonegro 52 Real Tolve 50 Moliterno 39 Pomarico39 Ang.Cristofaro 38 Vultur 33 Villa d'Agri 30 Vitalba 26 Marconia 23 Sp.Pignola 20 Fst Rionero 8
*Rossoblu Potenza promosso in serie D
Az Picerno accede agli spareggi nazionali
Fst Rionero e Sp.Pignola retrocedono in promozione
*Rossoblu Potenza promosso in serie D
Az Picerno accede agli spareggi nazionali
Fst Rionero e Sp.Pignola retrocedono in promozione
Risultati e marcatori della trentesima e ultima giornata (ACROCALCIO)
A. Cristofaro Oppido
|
Viggiano
|
0
|
-
|
1
|
||
Reti: 7' st Artiaco
|
||||||
Az Picerno
|
Rossoblu Potenza
|
5
|
-
|
3
|
||
Reti: 2' pt e 45' pt rig. Murano, 10'
pt, 36' pt e 16 st Serritella, 15' pt Di Senso, 48' pt rig. sbagliato da
bacio, 14' st De Pascale, 28' st Russillo
|
||||||
Moliterno
|
Soccer Lagonegro 04
|
0
|
-
|
1
|
||
Reti: 30' st Salamone
|
||||||
Murese 2000 Aurora
|
Real Tolve
|
1
|
-
|
1
|
||
Reti: 8' pt Arpaia, 6' st Dutra,47° st Nano
|
||||||
Pietragalla
|
Vitalba
|
3
|
-
|
0
|
||
Reti: 6' st
Petilli, 14' st Gorga, 21' st rig. D'Amico
|
||||||
Pomarico
|
Aurora Marconia
|
1
|
-
|
4
|
||
Reti: 23' pt Cangia, 31' pt e 39' pt
Busillo, 10' st e 13' st Pascariello
|
||||||
Villa D'agri Calcio
|
F.S.T. Rionero
|
3
|
-
|
0
|
||
Reti: 2' pt Pascuzzo, 32' pt De Rosa,
17' st Varallo
|
||||||
Vultur
|
Sporting Pignola
|
2
|
-
|
1
|
||
Reti: 7' pt Digiovinazzo, 24' st
Lamorte, 41' st Chiorazzo
|
venerdì 4 aprile 2014
De Stefano al vetriolo sul Viggiano:ci siamo sentiti come dei cani bastonati.
Vincere ad Oppido Lucano per eguagliare il record di 60 punti risalente alla stagione 2011-2012.E’ questo l’ultimo obiettivo rimasto al Viggiano con i play-off che sembrano ormai una chimera dopo il mezzo passo falso contro il Pomarico.Nell’Alto Bradano la squadra di De Stefano chiuderà la sua quinta partecipazione al massimo campionato regionale con un terzo posto già in cassaforte che sa di miracolo dopo una stagione piena di difficoltà economiche che hanno inficiato la struttura di un organico che ha perso pezzi cammin facendo prima Capogrosso,poi il capitano Perna e in ultimo Magliano,non tralasciando l’infortunio occorso a Girelli a novembre e un mercato di riparazione al risparmio.Fattori economici ed ambientali che alla fine si sono ripercossi sulla classifica:a dicembre il Viggiano era a due sole lunghezze dalla capolista Rossoblu Potenza e in 12 partite aveva subito soltanto tre reti.Poi l’involuzione:scivola per un periodo al quinto posto ,a febbraio i giocatori esausti insorgono contro la società per i mancati rimborsi ed è la goccia che fa traboccare il vaso.Da due mesi circa infatti i cancelli del Coviello rimangono aperti ma l’unico a varcare la soglia è proprio lui:Giuseppe De Stefano.Dopo l’esonero dai Rossoblu Potenza è stata un’annata decisamente migliore dal punto di vista calcistico.Umanamente,ci racconta,pensavo di avere a che fare con persone diverse,che amassero lo sport e che si approcciassero in maniera differente verso questa prima esperienza.Non le manda a dire il tecnico dei valdagrini:ci siamo sentiti come dei cani bastonati,messi sempre in discussione.Addirittura ,continua ,siamo stati accusati di essere dei mercenari ,un’ accusa pesante e fuorviante perché da qualche mese i ragazzi stanno giocando senza percepire rimborsi.Niente però che all’inizio facesse presagire un quadro cosi desolante.Dai primi contatti che ho avuto con la nuova dirigenza ,ho avuto la percezione di un cambiamento ,di un’aria diversa ma le difficoltà si sono palesate già dal ritiro di Tramutola e ce le siamo trascinate per tutto l’anno.Nonostante tutto De Stefano però non ha mai pensato alle dimissioni e il tecnico spiega anche il perché:non me la sono sentita di lasciare questi ragazzi e di mettere a repentaglio il mio lavoro.Il terzo posto,aggiunge,è figlio della mia testardaggine e di quella del direttore Caputo.Insieme abbiamo riannodato i fili di una situazione ingarbugliata,anche quando i ragazzi volevano scendere in campo ma qualcuno spingeva perché non si giocasse.Domenica sembra cosi la fine di un supplizio:dispiace dirlo ma è cosi,siamo arrivati al termine del campionato logorati mentalmente ma noi gli impegni quando ce li prendiamo li rispettiamo.Un duro sfogo quello del tecnico dei valdagrini che pure era stato richiamato a furor di popolo sulla panchina dei biancoblu:sono grato al Viggiano per avermi ridato la possibilità di ritornare nel giro dopo lo scotto dell'esonero dai Rossoblu Potenza ,ma mai mi sarei aspettato di rivivere un'altra annata cosi dopo il biennio sotto la gestione Laneve in cui per ragioni uguali abbiamo buttato all'aria un campionato.Buoninfante è stato il giocatore rivelazione?E' giovane ma ha già la personalità di un veterano,quando è venuto a mancare la squadra ne ha risentito però io voglio fare un plauso a tutti i ragazzi.Sono stati sette lunghi mesi di sofferenza in cui di tutto si è parlato tranne che di calcio,per loro si chiude un'esperienza "traumatica" che spero sia l'ultima.L’aspetto sportivo è cosi passato in secondo piano ma è arrivato il momento di parlare anche di questo.A dicembre eravamo a due punti dalla capolista,con un assetto tattico che ci permetteva di subire pochissime reti e di vincere spesso di misura.Poi il puzzle bianco blu perde il primo pezzo con Capogrosso che si trasferisce al Picerno,lo segue segue a ruota libera Roberto Perna e infine di Magliano,senza contare l’infortunio di Girelli,e qui parte un altro dei suoi affondi.Si è fatto male per il Viggiano ma non ha ricevuto un euro per la rieducazione e nessuno a parte il vicepresidente che si sia mai preoccupato di fargli una telefonata.Cosi,mentre gli altri aggiungevano,noi invece toglievamo è il racconto amaro di De Stefano.Siamo arrivati davanti alla Murese che ha un’ossatura ormai consolidata da qualche anno,al Tolve che ha confermato la stessa squadra della scorsa stagione con l’aggiunta di due calciatori che avevano vinto il campionato.Infine una battuta sul futuro:mi piacerebbe lavorare in un ambiente in cui non mi ritrovi di nuovo a gestire situazioni che non abbiano a che fare con il calcio.E a chi lo giudica il migliore ma non un vincente replica:non ho mai avuto la fortuna di fare una grande campagna acquisti ,i risultati che ho ottenuto sono sempre stati figli del lavoro e dell’applicazione, a me nessuno ha regalato mai niente.
Nicola Signoretti
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