I PUNTI ottenuti fino ad oggi nelle prime tre
giornate potevano essere gli stessi racimolati anche l'anno scorso. Ma
evidentemente la scelta ricaduta sugli elementi in organico non era stata
sbagliata sui giocatori, bensì sugli uomini. 2 punti in 3 partite raggiunti con
Angelo Cristofaro Oppido e Murese, oltre ad una pesantissima sconfitta in casa
contro il Real Tolve, fecero cambiare il modulo a Taglianetti (dal 4-3-3 al
4-4-2) che alla fine del girone di andata si ritrovò per la rosa a disposizione
giustamente al secondo posto, dietro al Real Metapontino, che ormai aveva preso
il largo. Con De Stefano il Viggiano ha ritrovato subito il profumo dell'alta
classifica e la fisionomia adatta di poter cambiare schema tattico ogni
partita: dal 4-3-1-2 di Marconia al 3-5-2 a Tramutola contro la Vultur Rionero
fino al 4-3-3 visto in trasferta contro lo Sporting Pignola. Chiediamo dunque
al tecnico biancazzurro come si pone la sua squadra in vista del big match al
Viviani tra tre giorni. "Il Viggiano si pone con la massima applicazione e
concentrazione curando tutti i dettagli del caso, cercando di uscire a testa
con una grossa prestazione - afferma De Stefano - Le nostre mezzali sanno
gestirsi sia in fase difensiva che in quella offensiva muovendosi di conseguenza".
L'allenatore del Viggiano viene poi interpellato sulla scelta di confermare
ancora Davide tra i pali e non schierare Giuseppe Perna, il migliore nel suolo
nel massimo campionato chiarendo una volta per tutte:"Non è che io metto
Davide in quanto under per una comodità come fanno altri e quindi lascio fuori
Giuseppe Perna, ma è dovuta ad esigenze tattiche e alla bravura del direttore
sportivo che è stato bravo insieme alla società a reperire sul mercato un
gruppo di calciatori, che siano utili in ogni circostanza, i quali scenderanno
in campo nel caso in cui mostreranno attaccamento alla maglia". La domanda
successiva che gli aspetta è su come si aspetta il Rossoblu Potenza.
"L'avversario che andremo ad affrontare è una corazzata e dare indicazioni
a Camelia in questo momento sarebbe solo un vantaggio per lui. Quindi la
partita non partirebbe dallo 0-0. - sottolinea De Stefano - La formazione
potentina è fortissima in tutti i reparti segnando gol a caterva." Infine
il quesito non può che finire al suo recente passato, che è proprio
l'avversario di turno, dove ha subito il sui unico esonero in carriera.
"Sono stato un potentino che ha giocato e lo sono ancora che ama la
società. - ammette il trainer dei valligiani - Ho commesso degli errori e
pagati sulla mia pelle nella passata stagione e credo che ho imparato la
lezione. Non mi farò prendere dall'emotività e dall'esonero. - spiega De
Stefano - Credo che la forza del Viggiano è stata la coscienza di ripartire da
zero e stare a me con i ragazzi di ripagare la società, visto che anche per i
dirigenti non è stato facile, dopo un'annata poco felice."
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