FU MAGGIO il
mese del verdetto per la promozione in serie D. Potrebbe essere questa volta la
prima settimana di aprile invece ad assegnare la vincitrice del massimo
campionato regionale. Con l'impressionante media punti di 2,55 punti a partita
il Real Metapontino ha ipotecato da tempo il salto di categoria con un +11 sul
secondo posto e già il 7 aprile sul sintetico di Rionero contro la Vultur
potrebbe festeggiare la tanta sospirata promozione in quarta serie. Potrebbe
brindare già il 17 marzo al "Dello Russo" di Montalbano Jonico contro
la Murese, ma bisogna vedere se riuscirà dalle prossime gare ad aumentare il
distacco in maniera defintiva sulle inseguitrici, spazzate fuori dai giochi
ancor prima della fine del girone di andata. Si è abbassata la media gol dalla
quindicesima alla ventesima giornata da 3 a 1,95, ma si è mantenuta quella
costante di una rete subita quasi ogni tre partite. Miglior attacco e miglior
difesa del torneo per la formazione di Fortunato che può contare anche su un
calendario favorevole considerato che da qui a metà marzo avrà gli scontri
diretti interni contro Viggiano e Real Tolve e dovrà gestire per bene le
trasferte di Policoro e Oppido in modo da non subire cali di risultati e non di
tipo fisiologici. Del resto questa promozione in serie D era solo una rinvio.
E' stato il Real Metapontino a perdere il campionato nella passata stagione,
non l'Atletico Potenza a vincerlo. Basti pensare alla programmazione delle due
società in questa stagione. Casalnuovo non si è abbattuto dopo essere arrivato
secondo ad un punto dalla formazione del capoluogo di regione ed ha investito
più dell'anno scorso con quattro bocche di fuoco in attacco che possono
cambiare il volto alla partita come Pierpaolo Di Senso, Altieri, Cirigliano e
Lupacchio. Mentre Capobianco ha dovuto gettare la spugna per mancanza di
continuità da parte degli sponsor e di forze imprenditoriali esigue nel
capoluogo di regione. E' la realtà che contraddistingue Potenza perchè a
livello calcistico è sempre stata una città che fa di tutto per dividere e mai
per unire. Lo dimostra l'esempio lampante che esistono due squadre, di cui il
Città di Potenza già citato, e il Rossoblu Potenza che a nostro avviso è la più
accreditata per ridare credibilità ai veri tifosi potentini stanchi e sfiduciati
dei campionati minori dove persistono i campi polverosi. La seconda compagine
del capoluogo di regione, dopo un brutto periodo tra fine novembre ed inizio
dicembre, si è incanalata nei binari giusti inanellando cinque vittorie
consecutive che la proiettano in ottica secondo posto occupato attualmente dal
Gr Valdiano e sulla cui lotta sarà bella da vedere fino ai novanta minuti
finali del campionato. Non per caso il calendario ha riservato all'ultima
giornata il big match di Monte San Giacomo tra campani e potentini. Da
includere ovviamente anche Viggiano e Real Tolve, anch'esse protagoniste in
questa stagione, e che ancora possono accendere la volata agli spareggi
promozione con molti scontri diretti ancora da giocare. In coda possiamo invece
escludere del tutto la Murese che con quattro successi di seguito è riuscita
nell'intento di risollevarsi dalla bassa classifica. Meriti a Ragone di aver
rinnovato la fiducia al gruppo e di inserire all'interno dell'organico il solo
Santarsiero, che si era perso negli infausti meandri della Prima Categoria ad
Abriola ad inizio stagione, e di aver aspettato con pazienza Dutra che gli ha
regalato nell'ultimo turno la gioia di battere al Rigamonti il Real Tolve.
Lardo non aveva colpe riguardo al suo esonero perchè a Muro Lucano in quattro
anni e mezzo di gestione ha lasciato il segno con una Coppa Italia vinta: i
troppi infortuni ne avevano pregiudicato nella prima parte del torneo i
risultati della Murese. La lotta resta aperta tra Pietragalla, Aurora Marconia,
Miglionico e Aurora Tursi. Quest'ultima ha otto punti di ritardo dal terzultimo
posto che vale a dire salvezza, ma ha dalla sua gli scontri salvezza contro le
altre tutte in casa e può puntare all'en plein di risultati considerate le
consistenti modifiche apportate in rosa dall'arrivo in panchina di Angelino.
Biagio
Bianculli
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