C'è
tanta aria di rinnovamento. Dal presidente all'allenatore. Nel tardo pomeriggio
di lunedì il Viggiano nella propria sede societaria di corso Guglielmo Marconi
si è presentata alla stampa con nuovi ruoli ed incarichi. A partire dal numero
uno dirigenziale che risponde al nome di Michele Di Rago in luogo di Roberto La
Neve che resterà comunque nella società dopo 12 anni di presidenza, per passare
poi al vicepresidente Domenico Miraglia, al neodirettore generale Enrico Spera
fortemente voluto dal riconfermato diesse Sergio Caputo ed il tecnico Peppe De
Stefano, già tecnico dei biancazzurri dal 2010 al 2012. Ha aperto i
"lavori" della nuova stagione il presidente Di Rago che ha voluto
ringraziare il suo predecessore per l'operato svolto in tutti questi anni e i
suoi collaboratori che lo hanno candidato nella posizione più alta
dell'organigramma societario. Hanno seguito subito le dichiarazioni di Caputo
che ha affermato:"Ringrazio ancora una volta la società per avermi
confermato per la terza stagione di fila e il nuovo presidente con il quale
siamo sulla stessa lunghezza d'onda dove sarà un anno all'insegna del
divertimento - dice il diesse biancazzurro - Preciso che tutte le squadre che
giocheranno contro il Viggiano dovranno paura. Sono convinto di questo perché
da quest'anno avremo in dirigenza l'amico Enrico Spera che è la nostra punta di
diamante e dove è andato ha vinto sempre. Gli amici di Lagonegro - puntualizza
Caputo - se le sono fatto scappare e io non ho esitato due volte a farlo venire
qui da noi. Sono contento - sottolinea il direttore sportivo campano - di
vedere molti dirigenti rispetto al passato dove il buon La Neve si è dovuto
destreggiare da solo." Caputo successivamente passa al campionato
dichiarando che:"Rossoblu Potenza e Soccer Lagonegro saranno quelle che se
la giocano per un qualcosa di importante. Fra le ripescate ci sarà la sorpresa
del campionato. - poi aggiunge - Se farò bene quest'anno credo che per la
prossima stagione non mi manderanno via. Voglio pure specificare che il
Viggiano è stato tra le prime squadre ad iscriversi e se non abbiamo divulgato
tante operazioni è stata per una questione di scaramanzia. Partiremo per la preparazione
il 17 agosto e stiamo valutando i campi sportivi di Brienza, Tramutola e
Marsico Nuovo i cui sindaci di questi comuni si sono messi subito a
disposizione quando hanno sentito il nome Viggiano." Dopo la lunga
digressione di Caputo è toccato a De Stefano a "ripresentarsi" dopo
la parentesi di Potenza. "Devo esprimere la gratitudine al vecchio e al
nuovo presidente per avermi scelto. Ho vissuto un anno terribile - rimarca l'ex
tecnico del Rossoblu - e diventare nuovamente allenatore dopo l'ultima stagione
trascorsa non me lo aspettavo. Pensavo di rimanere fermo e sono grato alla
società perché non è successo. Dobbiamo costruire a malincuore daccapo la
squadra. I vecchi tesserati - chiosa De Stefano - devono essere convinti di
rimanere ed è necessario svoltare con gente che vuole solo lavorare. Ci saranno
difficoltà dovute al nuovo impianto sia dal punto di vista atletico che tecnico
- tattico. Sono però convinto che daremo il massimo. Abbiamo pochi elementi ad
oggi e ci sarà tanto da lavorare. Ringrazio le parole del nuovo presidente per
avermi scelto. A Viggiano sarà l'anno zero e deve esserlo anche per l'intera
comunità. La Neve non è più solo perché vedo per la prima volta dai dieci ai
dodici dirigenti. Tutti pensano che Viggiano sia terra di conquista, ma non
sarà così." Infine ha chiuso la presentazione della nuova stagione il
nuovo diggì Enrico Spera. ""Faccio calcio per passione - mette subito
in chiaro l'ex team manager della Soccer Lagonegro - Ringrazio la dirigenza
dopo le delusioni che mi sono capitate per avermi chiamato e vedo nella scelta
del mister, di una dirigenza compatta e della fusione con l'altra società
sportiva A.S.A. una grande società. - evidenzia Spera - Ho dovuto rinunciare
alla richiesta dell'amico Franco Cupparo perché la quarta serie è troppo
impegnativa. Secondo me non sarà l'anno zero, ma ricomincia un nuovo
campionato. Il tempo trascorso per formare la squadra è ottimo. Dal 17 al 31
agosto avremo tanto tempo per lavorare. Chi non sta bene in squadra può anche
andare via."
Biagio Bianculli Il Quotidiano della Basilicata
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