sabato 6 novembre 2010

A tu per tu con Carella!

Come ha messo piede al Coviello è già entrato nella storia per essere il primo preparatore dei portieri della polisportiva Viggiano,anche se come avrà modo di spiegarci in questa intervista non tutto era previsto.Lui che  avrebbe voluto continuare a fare il portiere se non si fosse dovuto arrendere al ginocchio,e che come vedremo più dettagliatamente ha fatto in tempo a vincere qualche trofeo nella sua breve ma fortunata carriera dilettantistica prima di calarsi in una nuova veste che gli permette di trasmettere insegnamenti che il campo gli ha dato.Da portiere a preparatore dei portieri il passo è breve!

Vogliamo far conoscere di più Gerardo Carella.Prima di lavorare con il Viggiano cosa facevi?

Prima di allenare a Viggiano ho allenato per 2 anni i ragazzi nelle giovanili della Dedalo, però il lavoro tra i ragazzi e la prima squadra è molto diverso.Nonostante questo non posso far altro che ringraziare quella società che mi ha permesso di iniziare ad allenare .

Da giocatore invece?

Ho giocato ad Abriola in eccellenza nel 2003/2004 vincendo una coppa italia, a Brienza in eccellenza nel 2004/2005 in promozione con il Basilicata s.c. nella stagione 2005/2006 vincendo il campionato, di nuovo Brienza nel 2006/2007, stagione 2007/2008 molto travagliata, prima Satriano e poi brevissima parentesi in promozione a Satriano, infortunio al ginocchio e ultime partite di stagione ad Abriola. Poi dall'anno dopo ho iniziato ad alleanare.

Venendo al presente in questo momento siete già tutti molto  concentrati per la partita di domani a Monte San Giacomo  contro il Gr Valdiano te compreso che sei una sorta di mentore di De Stefano.Ci parli un pò più di lui?

Conoscevo il Mr. De Stefano solo di vista, l'avevo incontrato solo da avversario prima ma come giocatore (ottimo giocatore).Io credo sia davvero una persona fantastica fuori e dentro il campo e di questo me ne sono reso conto  subito, da quando ha voluto parlarmi di persona prima di iniziare la mia esperienza a Viggiano e ora mi coinvolge e mi rende partecipe in tutto, mi chiede pareri nonostante io sia giovanissimo e non abbia minimamente la sua esperienza. Affermo senza paura che è il migliore allenatore presente in regione e questo per 2 semplici motivi. In campo lavora in modo professionale, dettagliatissimo e minuzioso. Non lascia nulla al caso e prepara le partite in maniera perfetta. Fuori dal campo è una grande persona, molto semplice e umile. Parla molto con i giocatori,li fa sentire importanti e per quanto riguarda me ci sentiamo spesso anche senza parlare di calcio. Credo che soprattutto per merito suo io stia vivendo una delle stagioni calcistiche più belle della mia vita. in passato ho anche vinto qualcosa ma quest'anno mi sento molto più partecipe e mi sto divertendo molto!


Hai lavorato anche con Camelia prima che con De Stefano.Chi dei due ti ha impressionato di più pur parlando di due grandi allenatori?

Con Camelia ho lavorato 2 anni, vincendo anche una coppa italia. Fare un paragone è difficile perchè il mio ruolo è totalmente diverso, all'epoca ero un giocatore. Comunque, come ho detto prima, mi ha impressionato di più De Stefano perchè propone allenamenti sempre diversi e minuziosi, praticamente pur facendo l'eccellenza lavoriamo da professionisti!

Tornando alla partia di domani ,l'ultimo precedente in terra campana non è confortante ma il Viggiano di San Gregorio Magno era ancora un cantiere aperto,questo dovrebbe aver quasi finito la fase di rodaggio.O no?

Si era solo la seconda partita di campionato,la quarta partita ufficiale considerando la coppa italia e abbiamo perso uno a zero e io  io credo che siano poche per conoscersi a fondo considerando la squadra giovane e nuova che abbiamo.Comunque  non dimentichiamoci che facemmo una grande partita perdendo si, ma facendo una grande prestazione, creando molto e concedendo solo un gol a quella che oggi è la capolista e che il gol era in posizione quantomeno dubbia.

Come sei finito al Viggiano?

E' successo che Fabio D'Ambrosio  ha dovuto lasciare per impegni di lavoro, cosi De Stefano ha chiesto al suo secondo ai tempi del Potenza ( Rosario Mazzatura) se conosceva un preparatore, poi lui ha fatto il mio nome sapendo che da 2 anni allenavo gli allievi della Dedalo e mi conosceva perchè mi allenava ai tempi delle giovanili nell'asso Potenza.


Su Perna c'è poco da dire,mentre per quanto riguarda Nigro e Laterza hanno ancora molta strada da fare?


Perna è uno dei più bravi portieri della regione, senza dubbio!Non lo scopro certo io ora anche perchè ho anche giocato con lui per 2 anni, ora mi trovo dall'altra parte... Gianmarco è molto giovane, ha tanto da lavorare ma ha delle potenzialità e dei margini di miglioramento elevatissimi, tra i pali è bravo ed ha una forza esplosiva impressionante! Ha tanta strada da fare ma può diventare un buon portiere considerando anche che Perna è bravo anche a parlare molto con lui dispensando consigli vista anche la sua esperienza. Alessio è ancora più giovane e, ovviamente, la strada da fare per lui è ancora più ardua, lui deve lavorare molto anche su alcuni limiti tecnici dovuti all'età e al fatto di non aver mai lavorato con un preparatore specifico, ma il tempo è tutto dalla sua parte!

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