Seppur da matricola il Lagonegro ha disputato una stagione
eccellente,sfiorando di poco i play-off.Ma i tempi per il calcio
dilettantistico sono quelli che sono e il presidente Mimmo Fortunato,ha già
annunciato in un’intervista che il suo ciclo è terminato.E quindi,il rischio
che il Lagonegro non disputi il prossimo torneo di eccellenza è fortissimo.Allo
stato attuale non meglio sta un altro club di nobile e lunga storia come il
Moliterno,il quale ha disputato un campionato
con una società latitante e pertanto il suo futuro è un punto
interrogativo.Soccer Lagoengro e Moliterno sono le realtà calsistiche dell’eccellenza
che al momento hanno le situazioni più barcollanti ,ma non possono gongolare
più di tanto altre società,persino il Viggiano,dove sul calcio da tempo si
stanno investendo fior di quattrini ,eppure nel corso del campionato i
giocatori più di una volta hanno minacciato di non scendere in campo per
protesta contro la società venuta meno agli impegni inizialmente presi.Di
questa veloce istantanea sui club lucani si potrebbe già fare un’idea sulla
fisionomia del torneo 2014-2015 ,ma a parte lo stato precario delle società,pensiamo
che gli organi federali della Lega dovrebbero iniziare a progettare la
rimodulazione del campionato.Innanzitutto ,non si può accettare com’è capitato quest’anno
,che l’eccellenza chiuda i battenti la prima domenica d’aprile,quando un tempo
i campionati terminavano tra la seconda e la terza domenica di maggio.Si
dirà:adesso sono previsti per regolamento i paly-off e i play-out e proprio
questi spareggi in alto e in alto della classifica farebbero bene a toglierli
di mezzo per ridare al campionato lo svolgimento di un tempo con un inizio alla
terza o alla quarta domenica di settembre e chiusura a maggio,con una sosta nei
mesi più freddi.Ci sarebbe da ragionare su un torneo di massa limitato,con un
tasso tecnico dei calciatori medio-basso,e che dal lato dei tabellini da
alcuni anni si presenta senza il phatos di una competizione fibrillante,visto
che viene ammazzato sul nascere da squadre che spendono fior di quattrini per
raggiungere l’obiettivo della promozione.E’ un campionato spento l’eccellenza
lucana,che andrebbe ripensato nella sua identità,tanto dal versante della Lega
che da quello delle società.Non si può nemmeno più accettare che l’organico di alcuni club con tanto di
direttore sportivo,venga mantenuto come se fosse costituito da professionisti
del calcio,e magari su un’altra piazza i giocatori debbano pagarsi la benzina
per le trasferte.E’ un divario che non regge e non si comprende
Fonte NODI